Costo della vita: stangata sulle famiglie Trento è la terza città più cara d'Italia

di Angelo Conte

Fiammata dell’inflazione a Trento con il nuovo anno. La nostra città, con un aumento annuo dei prezzi dell’1,5% si piazza al terzo posto tra i capoluoghi di regione in una classifica delle città con il costo della vita aumentato più rapidamente guidato da Trieste con il 2,2% annuo e Bolzano con il 2,1% su gennaio 2016.

Ma non basta. Secondo l’Unione consumatori l’incremento dei prezzi a gennaio, rispetto all’anno precedente, comporterà per le famiglie trentine un incremento medio della spesa annua di 611 euro.

BOOM DI FRESCHI E GASOLIO

A gennaio, a causa del maltempo che ha flagellato il centro e il sud del nostro Paese, i prezzi delle verdure fresche sono risultati in forte crescita. In particolare, a gennaio rispetto al mese di dicembre del 2016, si sono registrati aumenti oltre il 10% per prodotti come bietole, broccoli, finocchi, ma anche insalata, cetrioli, pomodori.

A trainare i prezzi sono stati anche il gasolio per riscaldamento, l’aumento delle tariffe dell’energia elettrica, nel calcolo della quale è cresciuta la quota fissa. Come di consueto sono incrementati anche i trasporti ferroviari, e nel settore dei carburanti sono cresciuti anche benzina, gasolio e gpl oltre ai pacchetti turistici.

SPESA DI 611 EURO AGGIUNTIVI

Sulla base del costo della vita delle singole città, l’Unione nazionale consumatori ha messo in ordine l’aumento della spesa che la fiammata di inflazione di gennaio comporta rispetto al budget annuale. Per Trento, che in questa particolare classifica si piazza al quarto posto, una famiglia con 4 componenti dovrà sborsare 611 euro in più su base annua rispetto al gennaio dell’anno scorso. Magra consolazione il fatto che a Bolzano a parità di composizione del nucleo familiare la spesa aggiuntiva annua che si stima è pari a 1.136 euro.

CONSUMI IN RIPRESA

Se buona parte dell’inflazione va attribuita a fenomeni meteo avversi che hanno fatto aumentare il costo degli alimentari o ai trasporti, il dato che viene considerato positivamente da parte degli economisti è l’uscita dalla deflazione (prezzi negativi) che indica che l’economia e i consumi stiano lentamente dando segnali di ripresa. In attesa dei risultati sui consumi al dettaglio dei primi mesi di quest’anno, si può partire dall’andamento registrato dalla Camera di commercio nelle sue indagini congiunturali.

Nel terzo trimestre del 2016 si è avuto un incremento del fatturato pari a circa il 9%, per l’intero anno si può stimare un effetto di crescita dei consumi al dettaglio pari al 5,7%. E, in parte, anche a gennaio e febbraio la situazione potrebbe evidenziare un segnale positivo in questo senso.

AUMENTO PIÙ ALTO DA 4 ANNI

L’aumento dei prezzi, che porta con sè in prospettiva adeguamenti verso l’alto per molti altri strumenti e contratti, dai mutui agli affitti, è il più alto da 4 anni a questa parte. Solo nel marzo del 2013 c’era stato un aumento dell’1,7% sull’anno per quanto riguarda Trento sempre nell’indice per l’intera collettività (il cosiddetto Nic).

Nel 2016 l’indice medio annuo è salito solo dello 0,2% con una serie di mesi a zero, anche se nel finale dell’anno c’erano state delle avvisaglie di un lieve incremento del livello dei prezzi. A gennaio 2017 rispetto al gennaio 2016 a Trento sono ancora in calo gli affitti reali (-0,6%), mentre aumentano, tra gli altri, i capitoli dei servizi di alloggio (+15,8%), le assicurazioni (+4,8%), i servizi postali (+8,4%), alberghi e ristoranti (+4,2%), i trasporti (+3%), gli alimentari (+1,7%) e l’abbigliamento (+0,8%).

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