Un altoatesino di destra sindaco di Ruffrè-Mendola

Il Comune trentino di Ruffrè-Mendola si affida all’ex consigliere regionale altoatesino, esponente della destra nazionalista.

Donato Seppi è stato infatti eletto sindaco del comune della Val di Non. Era alla guida di una lista civica ed era l’unico candidato.

Il quorum dei votanti si è attestato al 59,95% degli aventi diritto. Seppi ha 63 anni ed ha una lunga carriera politica alle spalle, esercitata sia nel consiglio provinciale/regionale a Bolzano, sia nel comune del capoluogo altoatesino. Lui è originario di Ruffrè per parte di padre.

La sua lista (Uniti nei Valori) ce l’ha fatta: tra i promotori e candidati vede anche l’ex sindaco Gianni Seppi, con due legislature alle spalle, e il suo ex vicesindaco Sandro Larcher.

Un ritorno al futuro venato di passato, come raccontato nei giorni scorsi dall’Adige. Donato Seppi milita da una vita nella destra. Nel consiglio provinciale altoatesino sedeva infatti nel Gruppo misto ma eletto per Unitalia, il movimento da lui stesso fondato nel 1996 dopo essere uscito da Alleanza Nazionale.

Nel 2013, con solo l’1,7% dei voti raccolti, la mancata riconferma del seggio. Sembrava dovesse pensare al pensionamento «ma, sollecitato dai miei compaesani, ai quali sono sempre stato legato pur se residente a Bolzano per questioni di lavoro e politica, ho deciso di rimettermi in gioco», spiegava Seppi.

In queste elezioni comunali - a cui si è arrivati dopo le dimissioni del sindaco Fabrizio Borzaga (arrivate dopo la mancata fusione con i Comuni di Castelfondo, Fondo e Malosco) - il timore era che il quorum non venisse raggiunto ma Seppi, fin da subito, si è detto fiducioso: «Se la gente ha conservato un minimo di amor proprio, a votare ci andrà. Credo non farebbero bene a nessuno altri sei mesi di commissariamento, con gli importanti passi che Ruffré Mendola è chiamato a fare a breve in particolare sul fronte delle gestioni associate».

E infine: «Io non ho bisogno di fare il sindaco. Ho già fatto tanta politica in vita mia e stavolta ho accettato l’invito a candidarmi a primo cittadino di Ruffré Mendola solo per mettere a disposizione il mio bagaglio di esperienza e conoscenze per il bene del paese in uno snodo della sua storia particolarmente delicato. Ecco, gliela dico tutta: credo che in questo momento sia più Ruffré che ha bisogno di Donato Seppi sindaco, che non io di farlo».

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