Festa della Repubblica 70 anni fa il referendum

Sobrietà sarà la parola d'ordine anche per le celebrazioni di oggi per la Festa della Repubblica in occasione del 70° della sua istituzione.
A Trento, il commissario del Governo, prefetto Pasquale Gioffrè, renderà omaggio in termini strettamente istituzionali alla ricorrenza.

Appuntamento alle 10 in piazza Duomo con l'esibizione del Corpo musicale «Città di Trento».

A seguire, la cerimonia ufficiale, con la lettura del discorso del capo dello Stato. Nella circostanza vengono consegnate le medaglie d'onore agli ex internati Imi, alla presenza delle massime autorità regionali e provinciali, civili, militari e religiose.
Alle 11.30, nella sala di rappresentanza del palazzo del Governo è quindi prevista la consegna delle Medaglie della Liberazione. Questo riconoscimento è stato istituito dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, proprio in occasione del 70° Anniversario della Liberazione.


Il 2 giugno di 70 anni fa l'Italia sceglieva la Repubblica col suffragio universale: oggi si celebra la festa di un Paese migliore, afferma Mattarella in un'intervista al Corriere

Stamattina cerimonia all'Altare della patria e parata ai Fori imperiali, in cui per la prima volta sfileranno anche 400 sindaci; nel primo pomeriggio apertura dei giardini del Quirinale. In sette milioni in viaggio per il ponte.

"Nella tradizionale parata di quest'anno i Sindaci di oltre quattrocento Comuni italiani sfileranno insieme ai militari e alle altre componenti dello Stato per festeggiare questo importante anniversario: società civile e mondo militare saranno insieme anche in questa occasione, a conferma di un processo di reciproca osmosi sempre più spinto e con l'impegno comune a contribuire alla ripresa e alla crescita dell'Italia". Lo scrive il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel suo messaggio per il 70/o anniversario della Repubblica.

Sfumata la partecipazione dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ("evitiamo strumentalizzazioni", ha detto il premier Matteo Renzi"), sono i sindaci la novità della sfilata ai Fori Imperiali per la celebrazione della Festa della Repubblica. Saranno proprio 400 primi cittadini, fasciati del tricolore, ad aprire la manifestazione di oggi. "La partecipazione di 400 sindaci alla sfilata celebrativa del 70/mo anniversario della Repubblica - ha detto il presidente dell'Anci, Piero Fassino - è un atto di riconoscimento del ruolo costitutivo che Città e Comuni hanno nella vita del nostro Paese. In ognuno degli 8 mila Comuni italiani, sindaci e amministratori comunali sono il riferimento quotidiano per le domande, le aspettative, le ansie e le speranze dei cittadini".

Tra le novità della Festa, anche la partecipazione di rappresentanti di 53 scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia selezionate dal progetto annuale del ministero dell'Istruzione, del Senato della Repubblica e della Camera, che si intitola 'Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione'.

Nel solco della tradizione la giornata sarà aperta dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, che - accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti e dalle più alte cariche dello Stato - deporrà una corona d'alloro al Sacello del Milite Ignoto per ricordare tutti i militari e i civili che hanno servito e servono lo Stato. Il momento clou sarà la parata su via dei fori Imperiali, che vedrà sfilare tra il Colosseo e piazza Venezia 3.600 persone - tra civili e militari - articolate in sette settori: uniformi storiche con bandiere delle organizzazioni internazionali e degli organismi multinazionali, a seguire uomini e donne di Esercito, Marina Militare, Aeronautica, Carabinieri, i Corpi militari e ausiliari dello Stato, i Corpi armati e non dello Stato, tra cui i ragazzi del servizio civile nazionale.

Ci saranno anche gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, reduci dalle vittorie agli Invictus Games di Orlando (Florida). Non mancherà il sorvolo dell'area da parte delle Frecce Tricolori che lasceranno una scia rossa, bianca e verde nei cieli della Capitale. Il primo passaggio della formazione è in programma intorno alle 9.15 sull'Altare della Patria, per gli onori al Milite Ignoto; il secondo passaggio ci sarà invece al termine della rivista militare, intorno alle 11. Questa mattina due aerei della Pattuglia Acrobatica Nazionale hanno fatto le prove sorvolando i Fori.


 

Sono dunque 70 anni che l’Italia ha scelto di essere una Repubblica. Settant’anni in cui il Paese si è evoluto e trasformato, passando dalle macerie postbelliche alle sfide dell’economia globale, attraverso una storia che ha avuto anche momenti critici ma che è stata segnata dal progresso sociale e civile . Settant'anni raccontati giorno per giorno dai reporter dell'Ansa, sempre presenti sui fatti in Italia e nel mondo.

La mostra viene inaugurata martedì 31 maggio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad illustrare le immagini dell'ANSA al capo dello Stato è il direttore Luigi Contu.

Gli scatti di quei giorni ci ricordano, con la forza delle immagini, che i protagonisti di quella scelta furono i cittadini. Furono loro a decidere, nel referendum del 2 giugno del 1946, se il Paese dovesse avere al vertice la monarchia di casa Savoia o se dovesse invece diventare una democrazia matura, in cui il potere politico trae la sua legittimità dal popolo. Fu quello il primo atto di una democrazia che ritrovava se stessa, dopo la buia parentesi del fascismo . Attraverso le immagini dell’Ansa riviviamo gli episodi salienti di quel momento chiave per la storia del Paese.

Le fotografie in bianco e nero scattate in quella primavera di settanta anni fa restituiscono il clima di passione e di speranza che, al di là delle divisioni tra sostenitori della repubblica e della monarchia , animava tutto il popolo italiano. Tutti erano consapevoli che era in gioco la qualità della democrazia italiana. Ma la campagna elettorale e le votazioni si svolsero pacificamente (qualche incidente scoppiò solo nell’imminenza della partenza del re). Fu una festa della democrazia, arricchita dal voto delle donne, che per la prima volta in Italia venivano chiamate alle urne in una consultazione nazionale.

Le fotografie mostrano le manifestazioni in piazza dei due schieramenti, le code ai seggi, l’entusiasmo per il successo della Repubblica, l’addio dei Savoia all’Italia, l’insediamento della Costituente e l’elezione del primo capo dello Stato, Enrico Di Nicola. Immagine storiche e che hanno fatto la storia , opera di professionisti che stavano reinventando il fotogiornalismo italiano, dopo gli anni in cui l’immagine fotografica era stata ridotta a strumento della propaganda di regime. Immagini che provengono dallo sterminato archivio fotografico dell’Ansa (oltre 12 milioni di foto) che nel 1946 era già la principale agenzia del Paese e documentava con i suoi giornalisti e i suoi fotografi la nascita della giovane democrazia italiana. Ieri come oggi, sempre in prima linea.

La mostra è suddivisa in quattro sezioni cronologiche: La campagna elettorale, Il voto del 2 giugno, La proclamazione del voto, La Costituente e de Nicola, Quei giorni in edicola.

 

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