Casa, in arrivo un pacchetto di agevolazioni per chi migliora l'efficienza energetica

La Provincia ha varato un pacchetto di misure e agevolazioni in tema di risparmio energetico a favore di condomìni ed abitazioni.

Nel 2016 saranno messe a disposizione risorse, sotto forma di agevolazioni, fino a 1 milione di euro per tre tipologie di interventi: diagnosi energetica e verifica dello stato di salute del condominio; progettazione ed assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi; abbattimento degli interessi derivanti dalla sottoscrizione di mutui per le spese relative agli interventi. Sull’ultimo punto, a breve la Provincia autonoma di Trento sottoscriverà con un pool di banche le convenzioni per i mutui riservati ai condomìni.

Nel caso dei contributi per lavori di miglioramento energetico in abitazioni private, la Provincia concorrerà all’abbattimento degli interessi passivi derivanti dall’anticipazione delle detrazioni fiscali statali. La cifra messa a disposizione dall’assessorato all’urbanistica si aggira sui 3 milioni di euro spalmati sui prossimi 10 anni.

Circa il 60% del patrimonio edilizio nazionale risulta costruito prima di ogni legislazione in materia di contenimento dei consumi energetici degli edifici (ovvero prima del 1976), mentre l’85% del patrimonio edilizio esistente è realizzato prima del 1991, anno in cui è stato introdotto l’obbligo di certificare il contenimento dei consumi energetici. In provincia di Trento, ad esempio, sono circa 15 mila i condomini (immobili con almeno 5 unità abitative) costruiti prima del 1991.

AGEVOLAZIONI CONDOMINI

Le risorse a disposizione sul bilancio provinciale per gli interventi dei condomìni sono pari a 1 milione di euro per l’esercizio finanziario 2016. E’ bene sottolineare che i condomìni per i quali sono previste le agevolazioni sono quelli con almeno 5 unità abitative dotati di amministratore e realizzati prima del 1991.

La Legge provinciale sull’energia prevede le seguenti tipologie di intervento da parte della Provincia autonoma di Trento:

  • assunzione degli oneri degli interessi derivanti dalla sottoscrizione di mutui con istituti bancari convenzionati per le spese relative agli interventi di riqualificazione energetica dei condomìni;
  • concessione di agevolazioni per le spese connesse ad attività di supporto agli interventi quali l’audit energetico, la progettazione, la direzione dei lavori ed eventuali consulenze necessarie.


La Giunta provinciale, con la delibera a firma dell’assessore Gilmozzi, ha definito i criteri attuativi, ovvero le misure concrete, prevedendo per i condomìni tre tipologie di agevolazioni:

  • la diagnosi energetica e la verifica dello stato di salute del condominio;
  • la progettazione e l’assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi individuati nella diagnosi energetica e per i lavori da svolgere contestualmente;
  • l’assunzione di oneri degli interessi derivanti dalla sottoscrizione di mutui stipulati con istituti bancari convenzionati per le spese relative agli interventi.


In particolare, l’agevolazione relativa alla diagnosi energetica e la verifica dello stato di salute del condominio copre il 50% dei costi sostenuti dal condominio, elevabili al 100% qualora il condominio proceda alla realizzazione degli interventi tramite le agevolazioni previste per la progettazione e l’assistenza tecnica, nonché in caso di assunzione di mutuo con istituti bancari convenzionati.

Qualora il condominio approvi uno o più interventi di riqualificazione energetica, la seconda tipologia di agevolazione copre il 90% degli oneri per la progettazione e l’assistenza, intendendo per assistenza le spese per consulenze strettamente funzionali alla positiva riuscita dell’intervento quali, ad esempio, gli adeguamenti a norme tempo per tempo vigenti (es. collaudo statico) e l’assistenza legale per la contrattualistica (ad es. Energy Performing Contract).

Il limite massimo complessivo di spesa ammissibile a finanziamento è stabilito nel 10% della spesa relativa ai lavori da realizzare. La spesa massima relativa alla progettazione e l’assistenza non può essere superiore a 30 mila euro, mentre la spesa minima ammissibile non può essere inferiore a 2 mila euro.

Sono ammessi a contributo, i seguenti interventi:

  • ristrutturazione importante di primo livello;
  • ristrutturazione importante di secondo livello;
  • riqualificazione energetica;
  • installazione di pannelli solari termici.


Un ulteriore 5% è conseguibile in presenza dell’approvazione unanime degli interventi da parte dell’assemblea condominiale ovvero nel caso sia stipulato un contratto di rendimento energetico o di prestazione energetica (Energy Performing Contract) ovvero in caso di conseguimento delle classi energetiche “B+” e “C+” in relazione alla tipologia di intervento. Nei prossimi giorni la Provincia autonoma di Trento sottoscriverà le convenzioni con gli istituti bancari interessati.

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I moduli e le informazioni saranno disponibili a partire da lunedì, rivolgendosi all’Apiae (Agenzia provincia per l’incentivazione delle attività economiche): numero di telefono 0461 - 499400 o via email apiae@provincia.tn.it.


CONTRIBUTI PER ABITAZIONI PRIVATE

Come nel caso delle agevolazioni per condomini, la concessione dei contributi ai privati è incardinata nella provinciale (numero 1 del 22 aprile 2014) che prevede l’assunzione a carico della Provincia degli oneri degli interessi derivanti dall’anticipazione delle detrazioni d’imposta, previste dalle disposizioni statali per le spese relative agli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica, per coloro che realizzano interventi sulle case di abitazione.

La delibera a firma dell’assessore Daldoss, prevede che la Provincia assumerà a proprio carico gli oneri degli interessi derivanti dall’anticipazione delle detrazioni d’imposta, previste dalle disposizioni statali, per le spese relative agli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica, per coloro che realizzano interventi sulle case di abitazione.
Attualmente la detrazione fiscale statale è ammessa sul 50% delle spese sostenute in caso di interventi di ristrutturazione edilizia con il limite massimo di detrazione pari a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare e del 65% in caso di riqualificazione energetica con i limiti massimi di detrazione di 100.000, 60.000 e 30.000 euro a seconda della tipologia di intervento.

Nel caso delle abitazioni private, il contributo permetterà di finanziare gli oneri corrispondenti agli interessi relativi ad un contratto di mutuo stipulato con uno degli istituti di credito convenzionati per un importo di almeno 10 mila euro, così da garantire la copertura anche parziale dei costi relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.

Il contributo è pari agli interessi, riferiti ad una quota di capitale massima equivalente all’ammontare totale della detrazione fiscale calcolata sulle spese sostenute. Gli interessi sono calcolati applicando un tasso fisso nella misura corrispondente al tasso di riferimento vigente al momento della stipulazione del contratto di mutuo, con piano di ammortamento italiano (rata capitale costante) a rata annuale, di durata decennale. In ogni caso il contributo non può superare l’onere effettivo degli interessi a carico del mutuatario. Il contributo totale è suddiviso e concesso in dieci rate di pari importo, su una spesa minima di 20 mila euro.

La delibera prevede i contributi anche su spese già sostenute ma fatturate dopo l’entrata in vigore della delibera (21 maggio 2016) e precedenti alla presentazione della domanda.

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal prossimo primo luglio e fino al 30 novembre da parte di persone residenti in Trentino e proprietarie dell’edificio ad uso abitativo costruito sul territorio provinciale, in cui sono previsti gli interventi di ristrutturazione e/o riqualificazione energetica che lo Stato ammette a detrazione d’imposta.

Saranno ammesse a contributo le domande secondo l’ordine cronologico di presentazione. Per ottenere il contributo, il privato dovrà presentare entro un anno dall’ammissione al contributo, copia del contratto di mutuo e dichiarare (attraverso un apposito modulo) la data in cui sono stati conclusi i lavori, la spesa sostenuta, l’assenza di cumulo con altri eventuali contributi da parte di Pubbliche amministrazioni  sia ad abbattimento degli interessi sul mutuo che ad abbattimento delle spese sostenute, e la detrazione fiscale teoricamente spettante

Il contributo provinciale è previsto non solo per la prima casa ma è esteso a tutte «le case di abitazione». L’obiettivo dichiarato è incentivare il risparmio energetico ma anche di sostenere le attività economiche legate all’edilizia. Da qui la decisione di impegnare complessivi 3 milioni di euro sui prossimi bilanci provinciali: 300 mila euro per 10 annualità.

La Provincia sta definendo le convenzioni con gli istituti di credito, che – come detto - saranno in ogni caso caratterizzate da una durata decennale; con rata annuale; un piano di ammortamento italiano (rata di capitale costante); e a tasso fisso (1,73%).

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Per informazioni è a disposizione l’Ufficio edilizia abitativa della Provincia autonoma di Trento: numero di telefono 0461 - 495022, email serv.autonomielocali@provincia.tn.it.

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