Orsi, danni ai frutteti. Tre assalti del lupo

Cavalli e mucche nel mirino del «branco»

di Angelo Conte

Dopo gli orsi, anche i lupi iniziano a preoccupare gli allevatori trentini. Solo nella zona di Ala, tra fine giugno e metà agosto, sono stati tre gli attacchi al bestiame da parte del lupo, mentre continuano senza sosta le scorribande dei plantigradi segnalati da apicoltori e frutticoltori. Che corrono ai ripari e, sostenuti dalla Provincia, si avviano con sempre maggior frequenza sulla strada della prevenzione. Il servizio agricoltura, nell'ultima settimana, infatti, ha dato il via libera a contributi per circa 50.000 euro a sostegno di investimenti di una decina di agricoltori per oltre 105.000 euro in totale.
Lupi all'attacco tre volte.
Oltre agli orsi, inizia a preoccupare gli allevatori trentini anche il lupo. Nel giro di pochi giorni, infatti, nella zona di Ala, sono stati riconosciuti come attacchi di un lupo quelli ai danni di un cavallo e due vitelle di 11 e 12 mesi. Il primo caso si è verificato a fine giugno con l'assalto a un cavallo, risarcito poi dalla Provincia con 1.560 euro. Due altri episodi, distanti dieci giorni l'uno dall'altro, si sono verificati il 4 e il 14 agosto: il primo con l'assalto a una mucca, per la quale l'allevatore è stato risarcito con 1.078 euro. Il secondo, alla vigilia di Ferragosto, ha riguardato sempre l'attacco a una vitella, per i danni alla quale all'allevatore è andato un risarcimento di 847 euro.
L'orso preferisce la frutta.
Nel frattempo nel corso dell'estate l'orso bruno sembra essersi dedicato, oltre che a predare ovini e api come spesso gli è capitato di fare, anche a cibarsi di frutta. Nella zona di Vezzano, una di quelle maggiormente prese di mira dagli esemplari di orso bruno, sono stati segnalati tra giugno e settembre una serie di incursioni nelle vigne di tre contadini che hanno ottenuto un risarcimento di alcune centinaia di euro per l'uva mangiata dall'animale. E, sempre nella zona della valle dei laghi, è stata verificata la predilezione dell'orso anche per alberi di prugne. Pure in questo caso, l'agricoltore ha ricevuto un risarcimento per il danno subito.
Agricoltori, via alle recinzioni.
La situazione di pericolo di danneggiamenti per le produzioni agricole sta spingendo i coltivatori a cercare di prevenire possibili problemi attraverso recinzioni che tengano distanti gli orsi in particolare, che oltre che attaccare le arnie, si spingono a mangiare anche altri tipi di cibo, dalle mele alle ciliegie, dall'uva alle prugne. Ecco che nel mese di settembre sono arrivate e sono state accettate dal Servizio agricoltura otto progetti di difesa dei propri campi di frutta. Si tratta di investimenti che complessivamente toccano quota 106.000 euro e che vanno da 41.000 euro ad Avio, a 24.400 euro di investimento a Brez, fino a impegni anti-predatori nei Comuni della Predaia, Livo, Malosco, Romeno e Rovereto. Dalla Provincia l'ok e un contributo pari al 50% della spesa ammessa, per un aiuto pari a 53.000 euro circa.

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