Valdastico sud, inaugurato l'ultimo tratto Luca Zaia assicura: «Presto la completeremo»

«Ora si apre l'ultima frontiera che è quella della Valdastico Nord sulla quale vogliamo lavorare e portare a casa il risultato». È il primo commento che il presidente del Veneto Zaia rilascia dopo aver inaugurato oggi, a Noventa Vicentina, l'ultimo tratto della Valdastico Sud, con il ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente della Brescia-Padova, Flavio Tosi e numerose altre autorità.

«Stiamo parlando di un'autostrada che quando verrà completata sarà di 130 km, ci mancano gli ultimi 40 km e quindi il collegamento sull'A22 del Brennero, che per noi è strategico - ha aggiunto Zaia - Vogliamo discutere con il Governo affinché questo lo si possa fare e direi che dai presupposti lo si farà, perchè, fra l'altro, c'è la disponibilità al confronto con la Provincia di Trento».

Il presidente ha assicurato a Delrio che da parte del Veneto c'è la disponibilità a discutere anche della Valsugana, su cui punta Trento. Soffermandosi sui tempi lunghi di realizzazione della nuova arteria autostradale, e ricordando che ci sono voluti 15 anni, «siamo nel Paese dell'ufficio complicazioni affari semplici -ha ricordato il governatore - Mi metto nei panni dei cittadini che sono abituati a pensare e a operare. Nell'ente pubblico si pensa e poi ci sono una montagna di scartoffie da fare». 


Il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio è intervenuto stamane a Noventa Vicentina all'inaugurazione dell'ultimo tratto a sud dell'autostrada A31 Valdastico. «Dopo tanti anni mi pare importante - ha detto Delrio - perché permette di collegare aree ad altissima densità industriale. Molto bene, l'Italia ha bisogno di completare le opere». Il rappresentante di governo ha anche parlato della difficile partita riguardante il prolungamento verso nord dell'arteria, dove c'è l'opposizione del Trentino.

«Stiamo lavorando su questo pezzo - ha osservato -, abbiamo avviato le procedure del comitato paritetico. Ho molta fiducia che la responsabilità istituzionale fra Veneto e Trentino, sotto il nostro coordinamento, potranno trovare soluzioni giuste, che verranno discusse con le popolazioni in maniera trasparente. Come ho già detto la parte nord non riceverà contributi dello Stato. Dovremo trovare il tracciato compatibile al massimo dal punto di vista paesaggistico e ambientale».

Secondo Delrio «ci sono le potenzialità per avere una discussione senza pregiudizi, sapendo che la scelta strategica del Governo è la scelta del ferro: noi mettiamo miliardi per il corridoio del Brennero, mettiamo miliardi per la Torino-Lione dove vogliamo spostare il transito delle merci. È chiaro che questa scelta di completamento non intacca la scelta di fondo del governo italiano, che è di diventare un paese dove le merci viaggiano attraverso ferrovia». 

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