Atti osceni sulla funivia Belvedere Turista romano davanti al giudice

Il panorama che la turista tedesca si aspettava di trovare mentre saliva con la cabina della funivia del Belvedere non era certo stato quello che si aspettava di trovare. Lo sconosciuto salito con lei si era infatti calato i pantaloni, iniziando a masturbarsi. Ma quei bollori in quota rischiano di costare caro ad un quarantenne romano: il gip Francesco Forlenza ha infatti respinto la richiesta di archiviazione della procura (motivata con ragioni di natura puramente giuridica) e disposto l’imputazione coatta dell’uomo per atti osceni in luogo pubblico.

L’episodio era successo lo scorso gennaio a Canazei, sulla funivia Belvedere, che collega il centro fassano con Pecol. Una volta entrata nella cabina la donna, un turista tedesca, si era trovata accanto il 40enne romano, balzato dentro poco prima che si chiudesse il portellone automatico. L’uomo aveva forse cercato un approccio, ma la donna non gli aveva nemmeno risposto, decisa a non dare confidenza a quello sconosciuto. Ad un certo punto del tragitto - come lei stessa aveva dichiarato  - aveva sentito dei gemiti. Si era voltata ed aveva trovato il compagno di viaggio con i pantaloni calati. Liberatoria era arrivata la fine della corsa.

Non appena si era aperto il portellone, la donna si era messa  lo sconosciuto si era dato alla fuga, infilandosi nell’hotel dove alloggiava. La signora, però, profondamente offesa dall’accaduto, si era era rivolta ai carabinieri di Canazei. Grazie alla testimonianza della malcapitata e, soprattutto, con l’ausilio delle immagini delle telecamere della funivia Belvedere, i militari avevano individuato l’uomo. Il turista romano era stato fermato ad Ortisei e convocato in caserma, dove era arrivata anche la turista tedesca: la donna lo aveva riconosciuto come lo sgradito compagno di viaggio e per il quarantenne era scattata la denuncia per atti osceni in luogo pubblico.

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