Quel dottor di troppo nelle firme di Manfrini

Il dottor Paolo Manfrini, o meglio il giornalista Paolo Manfrini, è al centro di un'interrogazione in consiglio provinciale a firma del consigliere Claudio Cia che, ironicamente, firma l'interrogazione con la dicitura, sotto il nome, «orgogliosamente solo infermiere». Nel mirino, infatti, sono finiti alcuni atti firmati dal capo di Trentino Marketing sui quali la firma di Manfrini sarebbe stata apposta con l'indicazione di un titolo di studio che Manfrini non ha in realtà mai conseguito. 

Quel dottor, in pratica, sui documenti risulta essere di troppo. Un particolare non proprio insignificante per il numero uno della società chiamata a promuovere l'immagine turistica del Trentino e che, sottolinea lo stesso Cia, risulta incassare uno stipendio di 12.750 euro al mese (153 mila euro all'anno). Scrive lo stesso Cia nel documento: «Paolo Manfrini, si evince dal curriculum, ha ottenuto la maturità classica e conosce l'inglese e il francese a livello scolastico, nonostante questo nel 2011 è stato nominato prima Direttore Generale di Trentino Marketing S.p.A. e poi Direttore della Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo S.p.A., società pubbliche direttamente riconducibili alla Provincia di Trento. Se non è in possesso di laurea, cosa che dai documenti prodotti e pubblicati sul portale della società pare assodata, la sua nomina a dirigente risulterebbe censurabile così come discutibili sarebbero gli atti da lui firmati come "dott. Paolo Manfrini"». 

Gli esempi citati nell'interrogazione sono il verbale ufficiale della «Trentino Film Commission» del primo luglio 2014 dove in calce dello stesso c'è scritto «dottor Paolo Manfrini» con firma a fianco. «La stessa cosa è riscontrabile pure nella Procura Speciale notarile con la quale il 20/12/2012 Manfrini, approvandola e firmandola davanti al notaio, accetta l'incarico di "acquistare e vendere beni immobili, impianti, mobili e servizi per qualsiasi importo in attuazione di specifica delibera del Consiglio di Amministrazione da eseguirsi a cura del dott. Manfrini Paolo».

Il problema sarebbe poi la qualifica di dirigente indicata per Manfrini sul portale della Spa Trentino Sviluppo. «Tutto ciò in contrasto con la normativa nazionale e provinciale che per i dirigenti prevede sia necessario un titolo di laurea e che la retribuzione debba essere sempre commisurata al titolo di studio. A tale proposito la Corte dei Conti è recentemente intervenuta sanzionando pesantemente gli amministratori che hanno violato tali principi», si legge nell'interrogazione.
«Io non ho mai detto di essere laureato, come si evince anche dal mio curriculum e non ho mai firmato con il titolo di dottor. Se in qualche documento questo titolo di studio appare evidentemente è stato inserito da qualche segretaria, ma non l'ho certo scritto di mio pugno», spiega Manfrini. Quanto alla questione della dirigenza, Manfrini sottolinea di avere un contratto da giornalista. «Non sono un dirigente pubblico», dice, precisando però di essere dirigente della divisione turismo. Però lo sono in base contratto di lavoro giornalistico».

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