La festa Sat sul Chegul è ecosostenibile, sconto a chi porta i piatti da casa

Torna, puntuale e attesa, domenica 14 giugno, la classica «Festa en Chegul» organizzata dalla Sezione Sat. Non si contano gli anni di questo raduno che vede non solo i poèri vecchi e nuovi, ma tanti altri satini e cittadini ritrovarsi allo «Spiaz grand» degli «stoi» per un momento di ritrovo. Iniziata in sordina e con attrezzature a dir poco arcaiche, con le fiancate dei trattori trasformati in panche e una lastra di porfido per braciole e «pasta di luganega», via via negli anni la festa si è affinata e organizzata. Ora comode panche e tavoli, gazebo per ripararsi dalla pioggia, posate biodegradabili e sconti per chi si porta il piatto da casa, mini pasti per i più piccoli e anche offerta vegetariana.

Nel corso degli anni la Sat locale ha cercato di offrire, oltre ad un’occasione di svago, anche qualche stimolo culturale: ricordiamo così la «passeggiata botanica» con Erica Bonvecchio e i «percorsi della Grande Guerra» con Marco Gramola e Volker Jeschkeit, oppure le proposte delle Guide Alpine locali con ponti tibetani, la discesa alla «Busa del Vent» organizzate dai fratelli Faletti e dall’indimenticato Mauro Giovannazzi.

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