Calano numeri e iscritti Trentini nel Mondo in crisi

Nel 2014 l'Atm ha disposto di una somma pari ad un 1,5milioni di euro, tra cui compaiono anche i 500mila euro di contributi diretto della Provincia ed i 900mila per le attività finanziate

di Lorenzo Basso

«L'indagine della Corte dei conti sull'attività di Trentini nel Mondo (Atm) ha pesato notevolmente sul piano personale ed operativo, rallentando i cambiamenti in atto all'interno dell'associazione e inducendo l'opinione pubblica ad equipararci ad uno dei tanti casi di ladrocinio e disonestà che affollano quotidianamente le pagine dei giornali». In occasione dell'assemblea elettiva dell'ente che riunisce i migranti di origine trentina ed i loro discendenti sparsi su tutto il Globo, il presidente uscente Alberto Tafner, candidatosi per un nuovo mandato, ha espresso pubblicamente il proprio rammarico per una vicenda ancora in corso. Nel mirino della magistratura contabile per presunto danno erariale (in ragione di possibili mancanze nella rendicontazione di alcuni progetti di cooperazione allo sviluppo, per una cifra superiore ai due milioni di euro), Tafner ha inteso ribadire la trasparenza dell'associazione e la buonafede dell'operato, rilevando tuttavia come la questione abbia compromesso in modo significativo la partecipazione sociale alle iniziative di carattere culturale e benefico proposte.

«Ci troviamo - ci ha spiegato il presidente, dicendosi pronto a prendersi la responsabilità della presidenza per non lasciare l'associazione in un momento critico - in un periodo difficile, in cui la crisi economica e valoriale incide anche sulla possibilità di trovare persone disposte a investire nel campo del volontariato. Questa fase di calo generale della partecipazione può dipendere da un generale raffreddamento dei rapporti di civile convivenza, ma nel nostro caso specifico ha sicuramente influito negativamente anche la vicenda che ci vede coinvolti nell'indagine e l'attenzione mediatica che ci è stata riservata».

Il calo di iscritti, in particolare, avrebbe rallentato anche il cambiamento in atto per trovare una nuova identità all'Atm, sempre meno impegnata in attività di supporto ai migranti (ormai di seconda o terza generazione) e sempre più attiva nella costruzione di una rete stabile tra gli oltre duecento circoli nel Mondo ed nello studio del contesto internazionale in cui è forte la presenza di oriundi trentini. «L'associazione - ha aggiunto Tafner, a margine dell'assemblea elettiva - sta cambiando le proprie finalità, in vista della costruzione di un'identità nuova, in quanto gli emigrati trentini non necessità più di esigenze di carattere economico ed assistenziale. Di contro, registriamo un incremento di giovani e non del nostre territorio che, espulsi dal mercato lavorativo, si rivolgono a noi per andare a cercare fortuna all'estero, soprattutto in Australia e Canada».

Nel corso dell'assemblea, è stato presentato anche il bilancio dello scorso anno, che vede una diminuzione complessiva delle risorse, sia in ragione di un progressivo calo dei finanziamenti pubblici, sia per una riduzione dei progetti internazionali sovvenzionati. Stando ai dati forniti, nel 2014 l'Atm ha disposto di una somma pari ad un 1,5milioni di euro, tra cui compaiono anche i 500mila euro di contributi diretto della Provincia ed i 900mila per le attività finanziate. La somma totale è stato utilizzato principalmente, al 60%, per progetti di formazione e cooperazione allo sviluppo, per sostenere i costi di gestione della struttura (27%) e per attività istituzionali (11%), quali il sostegno ai circoli, l'informazione e le manifestazioni.

comments powered by Disqus