Minacce e sputi all'agente: brucerai

Colpito da sputi, insultato e minacciato da un detenuto con simpatie (o presunte tali) jihadiste. È accaduto in carcere a Trento ad un agente di polizia penitenziaria che ha sporto denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. «Brucerai tu e la tua famiglia...». E ancora «Stiamo arrivando....», sarebbero le frasi pronunciate dal detenuto, minacce che rieccheggiano la spietata crudeltà con cui nel califfato islamico  trattano prigionieri e ostaggi.

Sono solo le farneticazioni di una persona disturbata o è qualcosa di più preoccupante? Dal carcere sottolineano che non vi è alcuna situazione di allarme: si tratterebbe di episodi molto spiacevoli, ma purtroppo ordinari in un penitenziario con una grande quantità di detenuti maghrebini. «Parlare di simpatie jihadiste e di pericolo di radicalizzazione nella struttura sarebbe dare notizie infondate», sottolinea  una fonte interna. 

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