Campiglio, la piazza è di Sissi

Per l'Unesco le Dolomiti sono un patrimonio dell'umanità, ma per il Comune di Pinzolo non valgono nemmeno l'intitolazione di una piazza. Il 31 marzo scorso, infatti, con una delibera è stato cambiato il nome alla piazza principale di Madonna di Campiglio: da piazza Dolomiti di Brenta a piazza Elisabetta d'Austria Sissi. Il sindaco Bonomi dice: «La storia di Sissi è legata a Campiglio»

dolomitiMADONNA DI CAMPIGLIO - In questi giorni il cambiamento del nome della piazza di Madonna di Campiglio non può che apparire fuori sincrono. Il 31 marzo il comune di Pinzolo, con una delibera, trasformò «Piazza Dolomiti di Brenta», in «Piazza Sissi». Tre mesi dopo, l'Unesco ha riconosciuto le Dolomiti «patrimonio dell'umanità». Per una terra attenta all'immagine, la decisione «fuori tempo» è curiosa. Il luogo centrale del centro turistico, la perla delle Dolomiti (appunto), ha rinunciato al nome più rappresentativo, proprio quando stava per arrivare «l'incoronamento mondiale». Poco male e c'è di peggio, si dirà. E così la pensano gli amministratori pubblici che, dopo l'inserimento nella lista dei beni naturali, deciso dal World Heritage Committee, dichiarano che un dietrofront è fuori discussione. Insomma, Unesco o non-Unesco, il nome della piazza non verrà cambiato di nuovo. Resta dedicato all'imperatrice d'Austria, Elisabetta Eugenia Amalia di Wittelsbach in Asburgo-Lorena , moglie di Franz Joseph , nota ai più con il soprannome Sissi e con il volto cinematografico di Romy Schneider . Lei aveva trascorso dei periodi di vacanza a Madonna di Campiglio (le ultime visite nel 1894 e nel 1897, quando era ormai stanca e malata). «La storia di Sissi è legata a Madonna di Campiglio - spiega il sindaco William Bonomi -. Non vedo il problema: la sera che di decise di cambiare il nome, da Piazza Dolomiti a Piazza Elisabetta d'Austria Sissi, abbiamo reso onore anche al nostro Bruno Detassis , a cui è stata intitolata una via. Non si torna indietro. Non ce n'è bisogno, perché le Dolomiti sono tutte intorno. Il riconoscimento dell'Unesco è un ottimo risultato. Ringrazio il presidente Dellai e l'assessore Gilmozzi per il lavoro fatto al fine di questo riconoscimento». Sulla stessa linea è Franco Luconi Bisti , rappresentante della Rendena nella giunta della Comunità di Valle e fra i promotori della dedicazione della piazza all'imperatrice Sissi, la Regina delle Dolomiti, per citare il titolo del libro di Licia Campi Pezzi (Curcu & Genovese). «Non abbiamo che vie dedicate alle Dolomiti. Io stesso abito in Viale Dolomiti di Brenta - commenta Luconi Bisti -. Il 90% delle nostre strade porta nomi legati a questi monti. Noi abbiamo un "debito" verso Sissi. In fondo lo dobbiamo a lei se siamo famosi». E il riconoscimento dell'Unesco? «Si sta pensando ad una serie di iniziative di divulgazione. Dovremmo pensare di fare un plastico, da mettere anche in piazza Sissi». Si parla poi di un happening annuale, fatto di incontri con alpinisti, giornalisti e scrittori: incontri per conoscere le Dolomiti. Fra gli ospiti della prima edizione, in agosto, ci sarà sicuramente Cesare Maestri . Si fanno i nomi di Reinhold Messner , dello scrittore-alpinista-artista Mauro Corona e del direttore del giornale radio Rai Antonio Caprarica.
A.Tom.

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