Dao-Conad boom: vendite a 300 milioni

di Francesco Terreri

Dao, la cooperativa di Lavis che associa i dettaglianti dei negozi a marchio Conad, chiude il 2020 col botto. I ricavi fanno un balzo del 16% passando dai 250 milioni di euro del 2019 a oltre 290 milioni.

Il fatturato del gruppo sale a 310 milioni, grazie all'acquisizione dei supermercati ex Auchan in Veneto, ma anche per la crescita nell'anno del Covid, quando i piccoli negozi, oltre che le Famiglie cooperative, hanno mantenuto il presidio nei paesi. La rete Conad, dove lavorano più di 1.500 addetti di cui 600 in Dao, realizza al dettaglio vendite per mezzo miliardo di euro. Il piano di sviluppo vede impegni per 30 milioni, in testa i nuovi supermercati alle Albere a Trento sud e alle Masere a Lavis, ma anche le nuove aperture di Eurospin, di cui Dao è socio al 25%.

«Il 2020 è andato bene - afferma il direttore generale Alessandro Penasa - Contano i nuovi punti vendita ex Auchan, ma anche la crescita degli altri negozi. Nel periodo marzo-aprile c'è stata la frenesia di acquisti del lockdown. Ma anche d'estate abbiamo avuto tutti i mesi col segno più, soprattutto agosto che mi ha stupito per i risultati». Le cose si complicano in autunno, nonostante gli alimentari restino sempre aperti, a parte la querelle con la Provincia sulle domeniche. «Pesa la criticità di dicembre in cui la stagione turistica è stata penalizzata dalla pandemia - sostiene Penasa - Gennaio tradizionalmente non è significativo, vedremo febbraio e marzo, di sicuro ci saranno ancora difficoltà».

La rete Dao-Conad comprende 300 punti vendita in Trentino, Alto Adige, Veneto e Lombardia. «Nel nostro piano di sviluppo abbiamo impegni per quasi 30 milioni - precisa Penasa - Quest'anno arriverà l'Eurospin nell'area ex Favorita all'ingresso sud di Rovereto. Ma sono pochi i punti vendita sopra gli 800 metri quadri e i tagli da 3.000-4.000 metri non ci interessano. Il nostro Dna è la territorialità e la presenza nelle valli». A proposito, quanto pesano i prodotti locali nei ricavi? «Il 35-40% del fatturato sono prodotti dei territori in cui si trovano i negozi. Tra i 1.500 fornitori ce ne sono più di 100 per importi inferiori a 10mila euro: è il nostro legame con piccole realtà territoriali».

Dao conta oltre 130 soci, tra i quali otto Famiglie cooperative che, nel giro di un anno, diventeranno dieci dopo la decisione di Vallate Solandre e Königsberg di lasciare Sait e aderire al circuito Conad. «Abbiamo avuto un dialogo approfondito per valutare reciprocamente se condividere il percorso - dice Penasa - Il passaggio d'insegne non è semplice».
Una buona metà di queste Famiglie coop opera nelle valli turistiche e chiude il bilancio a settembre e ottobre. «Sono bilanci confortanti, alcuni splendidi». Fassa Coop e Val di Non sono ok, ma altre Famiglie continuano a chiudere i conti in rosso. «Abbiamo avviato piani di rilancio a tre-cinque anni, ci siamo concentrati sull'appeal commerciale e sui prezzi, dove abbiamo dovuto fare adattamenti significativi. Nei prossimi bilanci si vedranno i miglioramenti».

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