Trentino sostenibile in 20 obiettivi: ecco la piattaforma digitale partecipativa

di Franco Gottardi

Si chiama Spross, potrebbe sembrare una parola in dialetto trentino ma non lo è, esprime però molto del Trentino del futuro perché è l'acronimo di Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile - agenda 2030. Le basi della Spross la giunta provinciale le ha già gettate nei mesi scorsi e formalizzate con una delibera di poco più di un mese fa che ha stabilito i venti obiettivi attorno a cui disegnare il futuro; ora si tratta di condividere queste basi con la gente trentina, con il mondo delle imprese, con le associazioni, gli ordini professionali, i cittadini.

Cinque le aree strategiche individuate.

Un processo di condivisione che in tempi di pandemia risulta più rallentato e difficile ma su cui il vice presidente e assessore all'ambiente Mario Tonina dice di voler puntare con decisione.

La Spross partecipata è partita ieri con la presentazione pubblica da parte della Provincia e l'apertura di un sito dedicato attraverso cui ognuno potrà dare il suo contributo. Tonina ha già incontrato ieri pomeriggio alcuni rappresentanti del mondo delle imprese e nei prossimi giorni sono già in programma altri incontri, domani con gli enti di ricerca e gli enti strumentali della Provincia, poi avanti con le associazioni di categoria, i sindacati, gli enti locali.

Ai sindaci in particolare si guarda con attenzione perché per loro tramite si vuole diffondere questa nuova cultura, come la definisce il direttore del Muse, Michele Lanzinger, nelle vallate e nella periferia della provincia facendole diventare tratto distintivo. Nelle scorse settimane è stato sottoscritto un accordo specifico con il Consorzio dei Comuni che prevede momenti formativi e di sensibilizzazione dei sindaci e degli amministratori su questi temi.

Gli obiettivi indicati sono per ora piuttosto generici anche se spiegati e sviluppati in un volume che conta già più di settanta pagine. Attraverso la fase partecipativa ora la Provincia vuole raccogliere nuove proposte e nuovi spunti per arrivare a spron battuto, entro il mese di maggio, all'approvazione definitiva della Spross.

«Un documento - ha detto ieri il direttore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente Enrico Menapace - che sarà poi la base dei programmi di sviluppo provinciale e di legislatura in quanto documento strategico». Come dire che tutte le scelte e i progetti futuri dovranno essere delineati in coerenza con la Spross, non solo per ragioni etiche che hanno a che fare con la tutela del pianeta e le prossime generazioni ma anche per ragioni pratiche ed economiche, perché ormai e per fortuna l'Europa sembra orientata a favorire e finanziare generosamente soprattutto gli investimenti sostenibili dal punto di vista ambientale e tutti i futuri progetti potranno godere di questa generosità solo se coerenti con questi orientamenti.

I venti obiettivi elaborati dalla Provincia, su cui attraverso il sito agenda2030.provincia.tn.it ognuno da oggi potrà dire la sua con riflessioni e proposte, sono ricamati sulla trama di cinque obiettivi principali, a sua volta declinazione in chiave locale dei cinque obiettivi strategici europei. Si va dai temi della conoscenza e dell'innovazione a quelli dell'ambiente, dai trasporti e la connettività ai temi sociali fino a quelli dei servizi, del territorio e della sicurezza.

«Vogliamo essere laboratorio anche attraverso le possibilità che ci offre la nostra autonomia» ha detto ieri Tonina. E alla domanda su quali siano in particolare i settori di innovazione in cui il Trentino ha intenzione di distinguersi ha risposto di puntare per il futuro prossimo ad un Trentino più connesso, sia fisicamente con sistemi di mobilità sostenibile che avvicinino valli e città, sia attraverso lo sviluppo e gli investimenti nel digitale.

«La grande sfida dei prossimi anni - ha detto a questo proposito il sociologo Roberto Poli , consulente della Provincia nell'elaborazione della Spross, è proprio quella di avere una popolazione attiva, capace di utilizzare e cavalcare le nuove tecnologie. La parola d'ordine dovrà per forza di cose essere formazione, a tutte le età».
Da oggi i contributi postati sul sito verranno raccolti, analizzati e catalogati. Uno spazio specifico verrà riservato un centinaio di associazioni che un anno fa hanno formalizzato la loro adesione al processo partecipativo manifestando un interesse particolare a intervenire e fare proposte. Si pensa inoltre di organizzare wetkshop, Covid permettendo, per elaborare i contributi in maniera puntuale e arrivare prima dell'estate al testo definitivo.

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