Superbonus del 110%: accordo fra Rurali, Acli, Ance e Artigiani E il governo conferma la proroga

Le Casse rurali trentine, rappresentate dalla capogruppo Cassa Centrale Banca, sigleranno nei prossimi giorni tre accordi con Acli Servizi, Associazione artigiani e Ance Trento, nell’ambito del progetto Superbonus 110%.

L’obiettivo è rinforzare e valorizzare le misure già messe in campo a favore della riqualificazione energetica e ammodernamento del patrimonio immobiliare della provincia di Trento.

Per la consulenza fiscale, l’accordo con Acli Servizi - dice una nota - garantirà un supporto professionale qualificato ed efficiente ai privati committenti, agli amministratori di condominio, ma anche a progettisti ed installatori.

L’alleanza con l’Associazione artigiani favorirà l’esecuzione ottimale dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione, facilitando i soci e clienti delle Casse rurali nella scelta degli artigiani o piccole Imprese più idonei per l’esecuzione dei lavori programmati.

Il protocollo d’intesa con Ance Trento, infine, ha lo scopo di incentivare il finanziamento dei lavori e dare alle imprese l’opportunità di monetizzare il credito fiscale ricevuto in pagamento.

Frattanto, ieri, il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in un’audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, ha confermato che si andrà verso una proroga del superbonus, attualmente previsto in scadenza a fine 2021. Il ministro si è espresso favorevolmente, in particolare, sul’ipotesi di una «finestra triennale».

«Non c’è dubbio - detto - che la misura non venga prorogata. Non può finire nel  2021 per la parte ecobonus e a giugno 2022 per la parte sismabonus. È evidente che non può finire, altrimenti diventa una misura zoppa e inefficace.

La misura, per quando possa essere prorogata, è comunque di breve termine. Non vedo il superbonus come elemento che possa accompagnare i prossimi 20 anni del’attività edilizia di questo paese, lo vedo come un elemento shock per riavviare il settore e spingere l’efficentamento sismico ed energetico», osserva il ministro.
Stiamo lavorando per capire come intersecare le risorse di bilancio con quelle del recovery che non sono immediatamente disponibili e vanno valutate rispetto all’insieme dei progetti. Ma non c’è dubbio che la misura venga prorogata».

Patuanelli indica un possibile «problema» nell’ampliare gli ambiti oggettivi e soggettivi del superbonus, come proposto dai membri della commissione, che «significa ampliare anche le risorse necessarie per coprire la misura» e ricorda che «sono state prorogate anche tutte le misure canoniche» di incentivazione per gli interventi sugli edifici. In questo contesto, un’eccezione è rappresentata dalla parte sismica rispetto alla quale, secondo il ministro, «andrebbe ampliato il bonus verso la protezione idrogeologica».


 

LA SCHEDA: I LAVORI AMMESSI AL SUPERBONUS

Il Superbonus 110% è fra le agevolazioni fiscali più interessanti e apprezzate fra quelle incluse nel Decreto Rilancio. Questo tipo di agevolazione consente a chi la richiede di ottenere una detrazione pari al 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. Gli interventi interessati sono tutti coloro che garantiscono in seguito ai lavori un’efficienza energetica superiore di due classi a quella precedente.

Ma non solo, sono inclusi anche i lavori di installazione di torrette di ricarica per auto elettriche, interventi per la riduzione di rischi sismici e l’installazione di impianti fotovoltaici. Inoltre, è possibile usufruire di tali rimborsi anche per la fornitura e la posa di porte d’ingresso blindate, ma solo per quelle esterne e non per le porte interne di un’abitazione. A tal riferimento, si può avere la necessità di un fabbro Milano pronto intervento per sostituire o riparare le serrature delle porte d’ingresso.

I lavori di installazione di porte e finestre o di persiane dovranno essere effettuati da operatori qualificati, proprio come previsto dall’articolo 7 del dlgs 48/2020.

Lavori trainanti presenti nel Decreto

Vi è la possibilità di far rientrare all’interno delle detrazioni del Superbonus anche altre tipologie di interventi di ristrutturazione, ciò solamente se si si aggiungono anche a solo uno dei tre lavori trainanti indicati all’interno del Decreto.

I lavori trainanti sono i seguenti:

  • Isolamentotermico per le superfici opache di un edificio;
  • Lavori sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione per gli impianti di climatizzazione invernale e installazione di impianti fotovoltaici;
  • Lavori su edifici privati e unifamiliari per migliore sull’efficienza energetica, installazione di impianti di riscaldamento e impianti fotovoltaici per la produzione di acqua calda.

In concomitanza a uno o più interventi trainanti ve ne sono altrettanti definiti trainati che possono essere quelli per infissi, porte e finestre ma solo in particolari occasioni e tipologia di intervento.

Lavori trainati: infissi, porte e finestre e Superbonus 110%

Le agevolazioni per il Superbonus 110% per lavori trainati come quelli per infissi, porte e finestre si possono ottenere purché sia garantito e certificato il miglioramento energetico in seguito a questo tipo di lavori e rispetto alle condizioni energetiche che vi erano prima di tale intervento.

Affinché gli interventi inerenti a infissi e porte siano considerati validi devono presentare queste caratteristiche:

  • Sostituzione totale o in parte degli infissi e porte già esistenti;
  • L’intervento deve riguardare determinate stanze o vani riscaldati che devono essere isolati e protetti dalle fonti fredde derivanti dall’esterno o da altri vani non riscaldati;
  • Infine, bisogna assicurare che il valore Uw (trasmittanza termica) sia uguale o inferiore al valore previsto dalla legge.

Entrando nel dettaglio, le spese che possono essere incluse e detratte sono quelle inerenti alla fornitura e posa di finestre con gli infissi annessi ma anche la fornitura e la posa di persiane, tapparelle, scuri e cassonetti ma solo nello specifico caso in cui vengano effettuati insieme alla sostituzione dei fissi o del solo vetro della finestra. Fra questi interventi vi può essere incluso anche solamente la sostruzione e/o l’integrazione di componenti vetrati.

In conclusione, con la sostituzione di infissi e porte è possibile usufruire del Superbonus 110% per gli immobili all’interno di un condominio se quest’ultimo sostituisce l’impianto di riscaldamento centralizzato e se provvede alla coibentazione dell’edificio aumentando di due classi energetiche il rendimento complessivo.

Ma sono altrettanto inclusi anche gli interventi di sostituzione di infissi e porte anche per gli edifici unifamiliari se vengono isolate termicamente le superfici opache e se si sostituisce l’impianto di riscaldamento.

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