Riduzione dei consumi in Trentino I sindacati: più sostegno ai redditi

«Preoccupa la riduzione dei consumi delle famiglie trentine, registrata alla fine del 2019. Le cause di questa situazione non nascono oggi e purtroppo si scontrano con un futuro prossimo decisamente difficile vista la crisi economica innescata dall’emergenza Covid-19. Se i redditi dei lavoratori restano fermi o addirittura arretrano, è chiaro che la spesa si contrae. Non è un caso che da tempo insistiamo sulla necessità di aumentare i livelli retributivi dei lavoratori dipendenti, attraverso politiche di contrattazione vere nei settori che più sono cresciuti negli anni scorsi». Così in una nota i tre segretari generali di Cgil,Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

«Dall’inizio di questa crisi abbiamo chiesto alla Giunta provinciale misure coraggiose a sostegno dei redditi delle famiglie e per l’integrazione degli ammortizzatori sociali.
Purtroppo - dicono i sindacati - le nostre richieste sono state accolte solo parzialmente e con grave ritardo, ma ci auguriamo che Piazza Dante attui rapidamente ma soprattutto in modo efficace, le misure di sostegno al reddito previste dalla legge provinciale 3 e individui nuove risorse nel prossimo assestamento di bilancio per sostenere la ripresa economica sul lato degli investimenti che sono ad oggi i grandi assenti sia sul lato pubblico che sul lato privato. Serve un piano serio di rilancio per creare nuovi sbocchi occupazionali  e per dare l’opportunità alla contrattazione di innalzare le retribuzioni di chi lavora e con esse la produttività generale. Dalla crisi non si esce se non si rilanciano occupazione e redditi».

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