L'allarme di Coldiretti in Trentino: «Serve subito manodopera, vanno snellite le procedure»

«Ricordiamo che oggi il principale nemico è il tempo. Come Coldiretti siamo in prima linea e non ci tiriamo indietro rispetto alle nostre responsabilità. Ricordiamo che tra poche settimane la situazione sarà drammatica». Sul tema della mancanza di manodopera agricola, Coldiretti Trentino Alto Adige denuncia «ritardo nel dare operatività alle progettualità in campo». A sostenerlo, in una nota, è il presidente, Gianluca Barbacovi.

A livello locale, grazie alla costituzione, oltre un mese fa, di un gruppo di lavoro promosso dalla Provincia, ricorda Barbacovi, «abbiamo potuto costruire un percorso che vede coinvolti l’Ente bilaterale in Agricoltura (EBTA) e l’Agenzia del Lavoro, con l’obiettivo di avvicinare i candidati lavoratori alle imprese».

Sul sito dell’Agenzia del lavoro è stata attivata una sezione specifica in cui tutti coloro che sono interessati a candidarsi a lavorare all’interno delle imprese agricolo possono iscriversi. Ad oggi i candidati iscritti sono circa 4.500, un numero significativo, anche se insufficiente a soddisfare le richieste. «Ma quello che dobbiamo assolutamente fare oggi è entrare a strettissimo giro nella gestione di questi numeri».

Le imprese, aggiunge il direttore di Coldiretti, Enzo Bottos, «devono poter pianificare e organizzare le fasi colturali, e questo diventa urgentissimo per un determinato numero di aziende, pensiamo a quelle legate ai piccoli frutti. I tempi sono scaduti!». Per Coldiretti, «Non è il momento di ragionare dei massimi sistemi ma, consapevoli della realtà che stiamo vivendo, di agevolare attraverso procedure semplificate l’inserimento della manodopera all’interno delle imprese.

A tutti i candidati che si sono iscritti attraverso il portale dell’Agenzia del Lavoro diciamo di non preoccuparsi se non sono stati ancora contattati; vogliamo anzi lanciare un appello: abbiamo bisogno di voi, presto verrete coinvolti».

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