«Fase 2» a tutto cemento: deregulation cambi di destinazione di hotel e espansioni in fascia lago, via libera

La giunta provinciale, per rispondere alla emergenza Covid, vara la più grande liberalizzazione e «deregulation» mai vista in Trentino: via le autorizzazioni paesaggistiche, deroghe su ampliamenti di strutture, liberalizzazione della trasformazione di attività alberghiere in extra-alberghiere, ampliamenti senza autorizzazione in fascia lago. Sono alcuni elementi contenuti negli ulteriori approfondimenti sul disegno di legge “Programma Covid 19” forniti alla stampa questo pomeriggio alle ore 17 con gli interventi degli assessori Roberto Failoni, Mario Tonina, Mirko Bisesti e Giulia Zanotelli che sono entrati nel merito di alcuni articoli attinenti i settori di loro competenza.

In apertura il presidente Fugatti ha detto: «Ieri abbiamo presentato la parte legata al sistema economico in generale, oggi parliamo dei settori nello specifico. Mettiamo in campo 800 milioni di euro per le imprese, e abbiamo parlato dei rapporti con Roma sui 430 milioni che non intendiamo versare allo Stato. Abbiamo però tanti altri elementi: essendo un disegno di legge con tante materie, ambiente, urbanistica, agricoltura, istruzione, commercio perché il momento è emergenziale, dobbiamo intervenire e snellire la burocrazia».

Questo disegno di legge deve però essere approvato dal Consiglio: «avrà un percorso in Consiglio Provinciale e non ha la presunzione di non essere esaustivo, ma speriamo abbia un iter veloce» ha detto Fugatti.

Mario Tonina, vice presidente della giunta, ha poi parlato di urbanistica leggendo il suo intervento: «Con questo disegno di legge, abbiamo voluto portare alcune modifiche all’urbanistica, cercando di introdurre misure di flessibilità, sempre con la consapevolezza che condizioni di maggiore competitività del nostro sistema sono essenziali. Ambiente e paesaggio restano fondamentali per la nostra terra, ma abbiamo introdotto deroghe e misure straordinarie con un orizzonte temporale limitato; parlo di riqualificazioni e ristrutturazioni in particolare. Se funzionano, sono norme che potranno anche potranno diventare strutturali». Cioè per sempre.

Tonina ha spiegato che ci sono nel disegno di legghe 4 articoli su questi temi: «Con il primo (articolo 34) proroghiamo la validità dei piani attuativi vigenti,
aumentiamo le ricettività in fascia lago - ma senza aumentare le cubature. Inoltre i rifugi potranno ampliare le superfici ricettive, con una sola comunicazione al sindaco, per manufatti come tettoie e simili».

Poi un pacchetto di liberalizzazione delle costruzioni: «C’è l’aumento da 5 a 7 anni di validità per Scia e autorizzazioni edilizie; viceversa una accelerazione dei tempi di concessione: da 60 a 45 giorni per autorizzazioni paesaggistiche, e da 90 a 65 giorni per il permesso a costruire.Inoltre prevediamo una rateizzazione sia delle sanzioni che dei contributi edilizi e urbani».

Non è finita: praticamente viene liberalizzato tutto quello che riguarda gli alberghi; «Nell’articolo 37 - ha detto Tonina - c’è un passaggio molto forte concordato con l’assessore al turismo Failoni: la possibilità di trasformare liberamente le strutture da destinazione alberghiera ad extra-alberghiera senza procedure di cambio d’uso, per dare una risposta alla crisi del settore maggiormente toccato». Quindi via libera ad una massiccia trasformazioni di hotel in garnì e residence. Non solo: «Aumenteranno anche le attività edilizie totalmente libere».

Pericolo di abusi? Tonina non ne ha parlato, rimanendo prudentemente lontano dal suo ruolo di assessore all’ambiente: «Abbiamo lavorato con le categorie (cioè gli albergatori), ci auspichiamo che i tempi del consiglio siano rapidi; questo fa parte del gioco politico, ma adesso va trovata una responsabilità per dare segnali chiari e veloci».

Vaga e poco dettagliata la risposta a chi gli ha chiesto se su alberghiero ad extra-alberghiero, e la fascia lago, viene liberalizzata la costruzione: «Io posso solo introdurre, ma poi sarà l’assessore Failoni a dire. Oggi questo è uno dei settori più toccati, e per dare risposte e attenzioni per far riprendere il settore, oggi abbiamo bisogno di garantire un certo tipo di servizi».

Ecco quindi la parola a Roberto Failoni, albergatore ed assessore al turismo, il quale ha detto: «Già dall’inizio della crisi abbiamo fatto la task force del turismo che si trova ogni lunedì e ci dà risposte immediate. dall’altra parte siamo riusciti a far sì che tutti i territori con le APT fossero coordinati con Trentino Marketing. Non dimentichiamo il tavolo dei presidenti Apt e infine, credo primi in Italia, abbiamo creato 14 tavoli fra economia e sanità per cercare risposte concrete ad ogni categoria per riaprire le attività».

Failoni ha parlato di riaperture: «Tutti gli imprenditori in questi giorni hanno in mail tantissime proposte di acquisto di macchinari eccetera: arriveremo entro 10 giorni a direttive precise sulla sicurezza delle aziende, quindi vi consiglio dfi aspettare per avere standard precisi».

Ha poi spiegato: «Ho voluto 3 parole chiave in questo disegno di legge: questa legge ci fa fare un salto di qualità. Io parlo di sostegno, competitività e semplificazione - quello che ci chiedono tutti coloro che hanno un’impresa - e vuol dire poter far fare una carta in meno. Ci sarà inoltre un contributo agli adeguamenti anti-Covid per imprese. Serve garantire i posti di lavoro; poi fondamentale garantire il regolare pagamento dei fornitori». Ed ha poi accennato alla possibilità di concedere contributi ai locatari di immobili destinati ad attività produttive, ma «diremo poi quanto sarà destinato a questo».

La filosofia, ha detto Failoni riprendendo il discorso di Tonina, è affrontare il problema dell’ assembramento, del distanziamento: da qui la necessità di semplificare al massimo le procedure per l’occupazione di suolo pubblico «perché ora l’occupazione temporanea è fondamentale (ad esempio con plateatici e dehor)».

Così in montagna: «voi sapete quanti rifugi abbiamo in quota, avete visto le polemiche. Il nostro tavolo specifico cerca di farli aprire in sicurezza. Con deroghe urbanistiche e autorizzaizoni - fino al 31 dicembre - per strutture precarie...»

Failoni ha poi annunciato altre novità di deregulation: «Abbiamo fatto poi un altro passaggio importante: sapete quante Pro Loco e attività volontaristiche ci sono in Trentino, le quali svolgono attività con distribuzione di alimenti tipici e bevande a titolo gratuito: ebbene, abbiamo tolto la necessità di autorizzazioni».

Ma è per gli abergatori che questo disegno di legge rappresenta un aiuto a molti livelli: «Un passaggio tecnico: per il Visto di corrispondenza - ha annunciato Failoni - è stato totalmente rivista l’obbligatorietà di richiedere autorizzazione per interventi migliorativi». E così anche per il «cambio d’uso temporaneo degli alberghi: adibire ed ampliare sale, spazi, saloni da pranzo fino al 31 dicembre 2021 non rientra nell’obbligo di autorizzazioni all’ampliamento».

Fascia lago, cosa cambia? Se Tonina era rimasto nel vago, Failoni ha detto: «Siamo concentrati a fare queste regole che speriamo di fare in 10 giorni; poi saremo in grado, con le indicazioni che devono arrivarci da Roma, di sapere come andrà con bar e negozi. Io spero per giugno-luglio, se non tornano i tempi difficili del virus, potrebbe essere il momento della ripartenza. Per il resto (cioé la fascia lago), sono aspetti tecnici e nei giorni prossimi saremo più chiari. Abbiamo pochi 5 stelle rispetto all’Alto Adige ma abbiamo tante richieste in zone lago, speriamo che il Trentino potrà avere i 5 stelle sui laghi». Ma non ha risposto alla domanda: questo comporterà anche deroghe per edificazioni?

In quanto al cambio di destinazione, da alberghiero ad extra-alberghiero, l’assessore provinciale Failoni l’ha spiegata così: «Abbiamo pensato a quelle strutture con grandi suite, che potrebbero trasformare le grandi stanze mettendoci magari una cucina, o magari ad un hotel che vuole diventare garni. Andranno discusse, poi si porterà avanti. Ma la nostra preoccupazione è quella di tutte quelle strutture che sono chiuse: dobbiamo essere vicini alle richieste dei trentini».

E stato chiesto se Trentino Marketing avrà più soldi? Failoni l’ha girata così: «Sempre in collaborazione con le Apt locali, dobbiamo per la ripartenza non sbagliare niente. Ci sono altre regioni che si contenderanno il mercato italiano; noi speriamo che ripartano anche altri mercati. La macchina da guerra del Trentino Marketing è prontissima, ma deve calare la situazione di gravità». Però sui soldi, non ha detto niente.


DETTO CON LE PAROLE DEL COMUNICATO STAMPA

Comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta Provinciale

«Il Trentino riparte, entrando nella cosiddetta “Fase 2” con Programma Covid 19, il disegno di legge approvato ieri dalla Giunta provinciale per il sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese di ogni settore economico, colpite dagli effetti della pandemia di Coronavirus. Uno strumento complesso, che impegna risorse per complessivi 150 milioni di euro, a cui si aggiunge il rifinanziamento del Protocollo siglato con il sistema bancario per garantire l’accesso al credito, con 250 milioni di euro che si sommano ai 250 già stanziati, e l’intervento di sospensione del pagamento dell’Imis, e delle altre tasse locali, per complessivo 175 milioni di euro. In tutto la Provincia mobilita quindi un totale di 825 milioni circa per superare questo momento particolarmente difficile. Ulteriori approfondimenti sul disegno di legge “Programma Covid 19” sono stati forniti oggi pomeriggio dagli assessori Roberto Failoni, Mario Tonina, Giulia Zanotelli e Mirko Bisesti che hanno specificato il merito di alcuni articoli attinenti i settori di loro competenza.

“Questo disegno di legge è un punto di partenza – ha detto il vicepresidente della Giunta, Mario Tonina in apertura – e il tempo della discussione sarà un tempo fondamentale per i contributi che arriveranno dagli ordini professionali, dalle associazioni di categoria, dalle parti sociali, dalla cooperazione. In commissione prima ed in aula poi sarà massimo l’impegno di ascolto e di implementazione di queste misure. Le norme in materia di urbanistica – ha spiegato poi l’assessore – cercano di assecondare la necessità di flessibilità e velocità degli strumenti collegati alle attività produttive e di edilizia. Sempre con la consapevolezza che condizioni di maggior competitività ed attrattività del nostro territorio sono legate alla qualità del costruire e della programmazione del territorio e che l’ambiente sarà il vero valore aggiunto del nuovo modello di sviluppo sono state introdotte deroghe e misure straordinarie con un orizzonte temporale limitato. Dobbiamo aiutare il territorio a ripartire, - ha concluso - accompagnando riqualificazioni e manutenzioni con strumenti semplici e veloci”.

Per quanto riguarda il sostegno all’agricoltura, l’assessore Zanotelli ha evidenziato come nella manovra siano contenute una serie di misure per sostenere la competitività del sistema trentino, con contributi straordinari per progetti di riorganizzazione aziendale, di riconversione produttiva, per la messa in sicurezza, a sostegno della digitalizzazione e per lo sviluppo di piattaforme. Previsti aiuti a fondo perduto anche per le aziende settore agricolo che occupano fino a 9 addetti e che hanno subito gravi danni in termini di fatturato a causa dell’emergenza epidemiologica. “Si prevede, inoltre, - ha detto l’assessore – che la Provincia, anche attraverso le sue società controllate, promuova la costituzione di un fondo, attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, quale strumento per concorrere allo sviluppo dell’agricoltura trentina, in particolare sul fronte dell’innovazione di processo e di prodotto. Abbiamo lavorato fin dall’inizio dell’emergenza – ha aggiunto l’assessore – con un gruppo tecnico, mettendo in campo un lavoro di sistema per trovare le soluzioni più adatte”.

“Crediamo di aver messo in campo delle risposte concrete, ma certamente sarà importante il passaggio in commissione e poi in aula – ha detto l’assessore Failoni. Dobbiamo fare presto perché la situazione lo richiede. Fin dall’inizio abbiamo lavorato con una specifica task force che ha saputo coinvolgere tutti i territori. Le parole d’ordine – ha aggiunto Failoni – per quanto riguarda i miei settori, sono sostegno, competitività e semplificazione e credo che, grazie anche alla sinergia con gli assessori Tonina, Zanotelli e Spinelli, siamo riusciti a trovare una buona sintesi”.

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