La Provincia e i Comuni aprono al telelavoro Da oggi si può fare domanda

di Flavia Pedrini

La lotta al Coronavirus passa per la massima riduzione degli spostamenti. Anche di quelli - pure autorizzati dal decreto - di chi deve recarsi al lavoro. Per questo nel pacchetto di misure il governo Conte “raccomanda” ad aziende e datori di lavoro di favorire la fruizione di ferie e congedi, ma anche di ricorrere, in tutti i casi in cui sia possibile, alla modalità di lavoro agile, allo smart working o telelavoro.

Un appello che Provincia e Comuni hanno accolto, anche per andare incontro alle esigenze delle molte famiglie impiegate nel pubblico alle prese con la complicata gestione familiare dei figli a casa da scuola. Oggi, con una circolare, i quasi 5000 dipendenti di piazza Dante e gli altrettanti che lavorano presso le amministrazioni comunali riceveranno una circolare con indicazioni destinate a chi vuole chiedere il telelavoro. Un’opzione che, in Provincia, vede già impegnate circa 400 persone. «Nei prossimi giorni estenderemo questa possibilità a chi ha importanti bisogni di cura - conferma il dirigente del Servizio personale Silvio Fedrigotti - Chi ha i bambini a casa fino al 3 aprile e non ha altre possibilità potrà chiedere lo smart working. A chi dichiarerà di avere questo impellente bisogno - evidenzia - ovviamente dietro la sua responsabilità, sarà consentito di lavorare da casa». Quante saranno le richieste ancora non si sa: la circolare sarà diramata oggi.

«Domani (oggi ndr) apriamo a questa possibilità e ogni dipendente potrà rivolgersi al suo dirigente che, compatibilmente con le esigenze di servizio, potrà ottenere questo risultato». In questo momento, dunque, saranno accolte le richieste dettate da ragioni di cura familiare. «Ma gli altri dipendenti potranno comunque accedere ad altri istituti, compatibilmente con l’esigenze della struttura», evidenzia Fedrigotti.

Orientamento analogo per le amministrazioni comunali. «Anche noi stiamo predisponendo una circolare - conferma Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei comuni trentini - e lo abbiamo comunicato a tutti i sindaci. Riguarda l’apertura degli uffici, gli orari, le norme collegate e anche il tema dello smart working. È importantissimo che in questa situazione ci sia un coordinamento - osserva - Noi chiediamo proprio di facilitare il più possibile questa possibilità, soprattutto laddove ci sono difficoltà per chi ha i bambini a casa». I servizi essenziali ai cittadini, assicura Gianmoena, saranno comunque garantiti. «Ma per i singoli enti diventa difficile capire come muoversi e per questo vogliamo dare una linea comune».

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