Melinda, un piano da 100 milioni Quasi metà dall'Unione Europea

Il programma quinquennale di Melinda per le annualità 2020-2025 supera i 100 milioni di euro. Ma il consorzio di secondo grado, organizzazione di produttori (Op), recupererà il 50% delle spese sostenute e ammesse grazie a quanto previsto dal regolamento delegato Ue 891 del 2017, che cofinanzia i fondi di esercizio destinati a loro volta finanziare i programmi operativi delle Op.

È una determinazione del Servizio agricoltura della Provincia, approvata il 20 gennaio, a confermare quanto intende investire Melinda nei prossimi cinque anni in diversi campi (della consistenza del programma, l’Adige aveva già parlato nelle scorse settimane), anche se per alcune delle “azioni” sovvenzionate dalla Ue il Consorzio ha deciso di affidarsi ad Apot e quindi i relativi costi compariranno nei conti della Associazione di Op. Si tratta, in particolare, della promozione e comunicazione «a titolo di prevenzione o durante il periodo di crisi», delle spese specifiche per le produzioni sperimentali e di ricerca e dei servizi di consulenza per la progettazione e realizzazione di queste due attività.

Solo per l’annualità 2020, Melinda ha messo in cantiere un programma di spesa di 20.476.523,77 euro, ammesso per 18.184.055,06 euro, su cui il Servizio agricoltura ha calcolato un aiuto finanziario comunitario di 9.092.027,53 euro (pari al 3,64% del valore della produzione commercializzata, stimato in 249.713.704 euro): il programma prevede che 7.136.826 euro servano per l’acquisto, la costruzione o il miglioramento di magazzini produttivi (spesa ammessa di 6.261.413,69 euro) mentre altri 4.659.709 euro saranno impegnati per l’acquisto o miglioramento di impianti di condizionamento, stoccaggio, lavorazione e trasformazione (ammessi 3.376.536,02 euro), 1.521.300 euro per l’acquisto di macchine, attrezzature e contenitori per la gestione dei flussi di magazzino e altri 386.400,58 euro per l’acquisto di software per la gestione di flussi di magazzino (spese ammesse al 100%). In totale, per l’Obiettivo 1 - inerente in sostanza il rifacimento dei magazzini, che più ha fatto discutere nelle assemblee delle cooperative socie - saranno quindi impegnati nel 2020 13.704.236 euro e una cifra simile sarà investita negli anni successivi fino al 2024, per un totale di circa 65 milioni di euro. Restando al 2020, l’obiettivo 2 (1.547.200 euro) prevede per l’acquisto di spazi pubblicitari per campagne promozionali 1.021.000 euro (tutti ammessi), mentre la sponsorizzazione di attività sportive e altri eventi richiederà 526.000 euro (456.000 la spesa ammessa).

Molto meno ricchi i capitoli relativi alla realizzazione di impianti colturali aventi carattere pluriennale (misura da 137.658,57 euro, con l’ammissione di una spesa di 123.508,57 euro), così come l’acquisto e messa in opera di impianti antigrandine, antivento, antipioggia, eccetera: la spesa prevista è di 950.000 euro, di cui 941.600 ammessa, mentre l’assistenza tecnica per mantenere elevata la qualità dei rpodotti costerà 936.000 euro (894.667 ammessi).
Infine, per un tema sentito come l’utilizzo di tecniche, prodotti e materiali a ridotto impatto ambientale andranno 580.560 euro e per la produzione integrata 2.440.869,20 euro (spese ammesse a finanziamento al 100%).

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