Fusioni Rurali Trento e Lavis Accordo su 50 prepensionati

È stato raggiunto ieri tra le Casse Rurali di Trento e Lavis e i sindacati Fabi, Fisac Cgil, First Cisl e Uilca l’accordo sulla riorganizzazione aziendale in vista della fusione tra le due Casse. Come previsto, la fusione porta a 50 esuberi su un personale totale delle due Rurali di 378 dipendenti. Ma l’intesa comprende anche 10 nuove assunzioni di giovani, per cui alla fine del processo i dipendenti della Cassa unificata dovrebbero essere fra i 330 e i 340.

Come in altre procedure concluse o in corso, nessun bancario sarà licenziato. I 50 lavoratori e lavoratrici verranno accompagnati alla pensione tra il dicembre di quest’anno e il dicembre 2021 col sostegno del Focc, il Fondo occupazione gestito dall’ente bilaterale trentino Ebicre. Per quanto riguarda gli sportelli, attualmente 44, dovrebbero essere unificati quelli di Gardolo e quello dei Solteri con piazza Nazario Sauro.

«Nell’accordo c’è anche la valorizzazione del profilo cooperativo della banca - spiega Domenico Mazzucchi della Fabi - con i carichi di lavoro finalizzati al rapporto col territorio, la conciliazione lavoro-famiglia e la mobilità sostenibile».

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