Accordo firmato: Ccb entra in Carige Opzione per il pacchetto di controllo

Accordo firmato. Cassa Centrale Banca entra da protagonista nell’operazione di salvataggio di Carige con la prospettiva di prenderne il controllo ampliando i propri orizzonti. L’accordo quadro vincolante è stato sottoscritto venerdì e accanto a quella dei vertici di Ccb vede la firma del Fondo interbancario di tutela dei depositi, dello Schema volontario di intervento del Fitd, della Società per la gestione delle attività e degli altri soggetti partecipanti.

La settimana scorsa i rappresentanti delle 80 banche di credito cooperativo che danno vita a Ccb avevano dato al presidente Giorgio Fracalossi e all’amministratore delegato Mario Sartori il via libera a proseguire nell’operazione, finalizzata a salvare la banca genovese e che dovrebbe aprire nuovi orizzonti industriali al gruppo trentino andando a coprire fette di territorio oggi sguarnite. Qualche perplessità si è levata nel mondo dell’imprenditoria trentina non tanto per i rischi dell’operazione ma per il progressivo allontanamento della governance di Ccb dalle necessità e dalle istanze del tessuto produttivo locale. Perplessità che non si sono però tradotte in aperta critica come quella arrivata dal ministro Riccardo Fraccaro, da sempre contrario alla riforma del credito cooperativo e ai suoi frutti.

La stipula dell’accordo costituisce una tappa fondamentale del progetto di risanamento di Carige ma per diventare operativa avrà bisogno del via libera da parte dell’assemblea dei soci.

L’operazione prevede la cessione pressoché integrale dei crediti deteriorati, che ammontano a 3,1 miliardi di euro di valore lordo su un totale di 3,5 miliardi, per la quale i Commissari hanno ricevuto un’offerta vincolante da Sga. Contestualmente verrà rafforzato il patrimonio attraverso un aumento di capitale da 700 milioni ripartito in tranche: 313,2 milioni ce li metterà lo Svi a fronte della “conversione” delle obbligazioni subordinate sottoscritte nel novembre 2018; l’impegno di Ccb vale in questa fase 63 milioni; 85 milioni arriveranno dagli attuali azionisti della Banca in proporzione alla percentuale di capitale detenuta e 238,8 milioni dal Fitd.

Il ruolo di Ccb è però destinato a crescere perché alla banca trentina Svi e Fitd nel contesto dell’accordo hanno concesso un’opzione di acquisto avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Carige detenute al termine dell’aumento di capitale. Tale opzione sarà esercitabile da Ccb nel periodo compreso tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

La firma di venerdì conferma le concessioni date ai piccoli azionisti che avranno la possibilità di sottoscrivere l’aumento di capitale a prezzi di favore. È stata decisa l’emissione di Warrant da assegnare gratuitamente ai soci che sottoscriveranno le azioni ad essi riservate (con contestuale aumento del capitale sociale a servizio dell’esercizio dei warrant) in ragione di 1 warrant ogni 4 azioni nuove sottoscritte; tali warrant consentiranno l’acquisto di nuove azioni con uno sconto del 50% sul prezzo di mercato al momento dell’esercizio.

Il piano di salvataggio di Carige prevede anche l’emissione di un nuovo prestito subordinato classificabile come strumento di capitale Tier2 per 200 milioni, in relazione al quale sono già stati acquisiti impegni vincolanti da varie istituzioni finanziarie, private e pubbliche, per un importo complessivo superiore a quello previsto.
Confermato anche il trattamento di favore per i piccoli azionisti. Lo Svi sta mettendo a punto criteri e meccanismi per riconoscere, a conclusione dell’operazione, azioni gratuite per un controvalore pari a 10 milioni a loro favore.

La ricapitalizzazione di Banca Carige nei termini indicati è funzionale alla chiusura della procedura di amministrazione straordinaria e alla ricostituzione degli organi dell’amministrazione ordinaria della Banca. Termini e condizioni più analitici dell’operazione di aumento del capitale saranno contenuti nella documentazione che verrà messa a disposizione dei soci nell’imminenza dell’assemblea, cge un comunicato dell’istituto annuncia essere di prossima convocazione.

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