Fraccaro critica la giunta: «Scellerata la scelta di cedere le azioni di Mediocredito»

«La scelta del presidente Fugatti di confermare la decisione della precedente giunta guidata dal Pd di cedere la quota pubblica di Mediocredito Trentino-Alto Adige Spa desta sconcerto e preoccupazione. Si tratta di una banca che ha come mission storica quella di sostenere lo sviluppo delle Pmi del nostro territorio, per questo la cessione della quota è un grave errore politico». Lo dichiara in una nota il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro.

«Mediocredito registra un livello di solidità patrimoniale unico nel panorama italiano, con un CET1 ratio che a fine 2018 era pari al 18,56% a fronte di una media delle banche italiane del 13,3%. Questa decisione - aggiunge il ministro Riccardo Fraccaro - appare strategicamente ancora più inopportuna se si pensa che siamo in una fase storica in cui la spinta creditizia delle Casse Rurali trentine potrebbe essere indebolita a seguito dell’adesione a un Gruppo Bancario Unico, che per conformarsi ai dettami della nuova vigilanza della BCE dovrà sempre di più orientarsi verso un modello di business omologo a quello delle normali banche commerciali».

«Perchè, mi chiedo, non si ragiona invece sulla trasformazione di Mediocredito in banca pubblica finalizzata a sostenere gli investimenti, lo sviluppo dell’economia regionale e il credito alle imprese? Nella vicina Germania, per esempio, il sistema bancario pubblico vale più del 25% del totale degli attivi bancari e rappresenta un elemento centrale dello sviluppo economico nazionale. Inoltre, giova ricordare che la creazione di una banca per gli investimenti è prevista su scala nazionale anche dal contratto del governo. Mi auguro quindi per il mio amato Trentino che - conclude Fraccaro - Mediocredito non sia venduto, ma valorizzato e anzi trasformato in una vera banca pubblica per gli investimenti».

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