Trentino, in forte ripresa il mercato immobiliare Prezzi ancora molto inferiori al periodo pre-crisi

Crescono le compravendite di immobili in provincia di Trento (+11,9% per l’Agenzia delle entrate, +8% per il Collegio notarile di Trento e Rovereto, che registra però gli atti nel primo trimestre) ma il bicchiere è comunque solo mezzo pieno: i prezzi, infatti, sono ancora molto inferiori (fino al 50%) al periodo pre-crisi. In crescita il segmento delle aste immobiliari, settore sul quale cominciano ad affacciarsi, in qualità di consulenti, anche molti agenti.

I dati emergono dall’indagine sull’andamento del mercato immobiliare trentino condotta da Fimaa Trentino, l’associazione aderente a Confcommercio Trentino che riunisce i mediatori ed agenti immobiliari della provincia di Trento. Alla presentazione c’erano, oltre al presidente, Severino Rigotti, ed ai consiglieri dell’associazione, il presidente del Consiglio notarile di Trento e Rovereto Orazio Marco Poma, ed i funzionari dell’Agenzia delle entrate di Trento, Paolo Borzaga e Luigi del Rosso.

«Dai 1.134 del 2018 - ha detto Paolo Borzaga dell’Agenzia delle Entrate di Trento - siamo passati ai 1.718 immobili residenziali trasferiti, con un incremento quindi di 184 unità.

Un dato in linea con la crescita del 2018, anche al netto del rallentamento osservato in coda d’anno». Anche il Collegio notarile di Trento e Rovereto segnala la stessa tendenza, con gli atti di compravendita di immobili residenziali che, nei primi tre mesi dell’anno, sono stati 1.801, contro i 1.668 dello stesso periodo dell’anno precedente, equivalenti ad una crescita del 7,97%. Cala il mercato di terreni, uffici e altre pertinenze strumentali, dove gli atti sono passati da 915 (2018) a 887 (2019), ovvero -3,6%.

Quanto alle aste immobiliari, nei primi tre mesi dell’anno si sono registrate 56 aggiudicazioni, contro le 47 del 2018, pari ad valore di 5.647.000 di euro contro i 3.993.000 dell’anno precedente. «Anche noi, come federazione, registriamo un crescente interesse degli associati - ha detto Severino Rigotti - nei confronti del mercato delle aste.

In questi anni abbiamo assistito ad uno stravolgimento del mercato, che ci auguriamo sia esaurito nel 2017, quando abbiamo toccato il fondo soprattutto per quel che riguarda i prezzi. Ora ci ritroviamo con periodi di lenta ma positiva crescita che ci fanno ben sperare, anche se i prezzi sono drasticamente crollati: fino al 50%, mentre la crescita del nuovo - a fronte ancora di moltissimi immobili invenduti - cresce al massimo del 2% all’anno».

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