Fracalossi all'assemblea della Cassa rurale di Trento «Oggi passaggio storico»

«Siamo in un periodo di cambiamento, al quale dobbiamo guardare con serenità, fiducia ed entusiasmo, per guidarlo anziché subirlo».

Il presidente della Cassa rurale di Trento, Giorgio Fracalossi, ha concluso con questo invito la sua relazione ai 1.965 soci che ieri sera erano presenti (oltre a 75 deleghe per un totale di 2.040 soci) all’assemblea (nella foto) che si è svolta alla Blm group arena a Trento, la prima assemblea dopo la nascita di Cassa centrale banca e per questo Fracalossi - riferisce una nota della Cassa rurale di Trento - ha parlato di «giorno storico».

Dal cambiamento imposto dalla riforma del credito cooperativo e dal nuovo contesto economico e sociale, è nata una nuova realtà che rende ancora più solida, più sicura e più competitiva la Cassa rurale, perché «l’appartenenza al Gruppo permette miglioramenti in efficienza, in innovazione tecnologica e nell’offerta commerciale», si legge ancora nella nota.

«La nostra Cassa ha rafforzato la sua vocazione tipica, cioè essere la banca della comunità locale, e continuerà il nostro impegno nella costruzione di una comunità socialmente responsabile», ha affermato Fracalossi.

Il direttore generale, Giorgio Bagozzi - riferisce ancora la nota - ha poi illustrato i principali dati del bilancio al 31 dicembre 2018, che registra un totale di masse amministrate pari a quasi 3 miliardi e 600 milioni di euro e che si è chiuso con un utile di esercizio netto di 4.717.893 euro. Il bilancio e la destinazione dell’utile (4.076.356 euro alle riserve indivisibili, 141.536 euro ai fondi mutualistici e 500.000 euro per beneficenza e mutualità) sono stati approvati all’unanimità.

Soddisfazione e apprezzamento per i risultati di gestione ma anche qualche timore che l’introduzione delle postazioni self possa affievolire il rapporto fra soci e personale e qualche critica per l’esiguità dei tassi attivi, sono stati espressi negli interventi dei soci. I tre amministratori uscenti - Debora Cont, Giulia Degasperi e Paolo Frizzi - che si erano ricandidati, sono stati confermati nel consiglio di amministrazione per acclamazione.

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