Chiude la Glass Vetro Alpin Conti in rosso, 26 a casa

La Glas Vetro Alpin chiude il sito produttivo di Trento sud e licenzia tutti i 26 lavoratori e lavoratrici dell’azienda. La società, che ha sede legale a Bolzano e fa capo all’imprenditore Max Lintner, era subentrata nel 2012 alla Fortglas ma non è mai riuscita a decollare. Nel 2014 aveva già chiesto il concordato con riserva. Ora è stata messa in vendita, schiacciata da 2,2 milioni di euro di perdite cumulate e da 3,8 milioni di debiti. Di fronte alla notizia improvvisa dei licenziamenti, ieri è scattata la protesta operaia con un presidio davanti alla fabbrica. Per i sindacati la posizione dell’azienda è inaccettabile.

Secondo il Sindacato di base multicategoriale (Sbm), già protagonista di vertenze ai tempi del fallimento della Fortglas, l’azienda sta procedendo alla dismissione «in segreto». Le linee produttive sarebbero state già cedute ad una società di Mantova e gli immobili starebbero per essere venduti ad un’azienda locale, tanto che, se la notizia della chiusura non fosse arrivata ai dipendenti in maniera casuale pochi giorni prima di Natale, «il personale della Glas Vetro Alpin si sarebbe trovato la fabbrica svuotata e venduta senza potere nulla».

Sbm inoltre denuncia aspetti poco chiari nella liquidazione dell’azienda. «Dopo il primo incontro sindacale ed assunte informazioni, si veniva a sapere che la Glas Vetro Alpin aveva ricevuto, da un legale altoatesino, una lettera di intimazione a pagare debiti derivanti da un contratto di affitto dei beni strumentali, macchinari della produzione in particolare, stipulato con una società (peraltro posta in liquidazione già nel 2016), denominata Norma Leasing, anch’essa di Bolzano, con contestuale recesso del contratto medesimo ed immediata restituzione di tutti i beni affittati». Ma Norma Leasing è dello stesso Lintner, che quindi «non si è pagato e si è sfrattato. Con il risultato che a pagare veramente saranno solo 26 lavoratori e lavoratrici, assieme alle loro famiglie».

«L’azienda, visti i bilanci, ha deciso di cessare l’attività e di avviare la procedura di licenziamento collettivo» spiega Osvaldo Angiolini della Uiltec Uil. Gli ultimi conti disponibili della Glas Vetro Alpin, quelli 2017, vedono ricavi per 3,6 milioni, in aumento sull’anno precedente tanto da far dire ai lavoratori in presidio che «le commesse in realtà ci sono». I costi però arrivano a 4,3 milioni e quindi l’anno si chiude in rosso per 681 mila euro. Che si vanno a sommare a 1,5 milioni di perdite pregresse, portando il patrimonio netto in negativo per 564 mila euro. I debiti invece salgono a 3,8 milioni, di cui 1 con le banche.

«L’offerta di incentivo dell’azienda è inaccettabile - afferma Angiolini - Ci sono dipendenti che lavorano da tanti anni, deve esserci una proposta idonea. Aspettiamo l’incontro al Servizio lavoro della Provincia». Mentre la fabbrica nei prossimi giorni resterà presidiata dai lavoratori.

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