Auto: Porsche Holding Salzburg acquisisce Dorigoni Spa

di Francesco Terreri

La Porsche Holding Salzburg ha firmato un contratto per l'acquisizione della Dorigoni S.p.A. di Trento. L'acquisizione - informa una nota - sarà conclusa previa autorizzazione da parte della Direzione generale della concorrenza della Commissione europea. Quella del gruppo Dorigoni è la terza acquisizione di concessionarie nel 2018 dopo quella del gruppo Bonaldi di Bergamo e la joint venture con la Vicentini S.p.A. di Verona. 

Nelle tre sedi della Dorigoni (due a Trento e una a Rovereto) lavorano 167 dipendenti. Nel 2017 l'azienda, in cui si vendono i marchi del gruppo Volkswagen, ha venduto 3.330 vetture nuove realizzando un fatturato di 132 milioni di euro. "La vendita del gruppo Dorigoni S.p.A. alla Porsche Holding Salzburg darà ai nostri dipendenti, oltre ad una accresciuta sicurezza sociale, la possibilità di continuare a migliorare in termini di tecnologia, management e leadership", afferma Paolo Dorigoni, proprietario e amministratore delegato di Dorigoni Spa.


 

«C'è l'interessamento di una multinazionale, la Porsche Holding di Salisburgo,  che attraverso la sua controllata italiana Eurocar Italia di Udine sta  facendo acquisizioni nel nord Italia. Ci ha interpellati e noi abbiamo  valutato di sederci al tavolo per esaminare la proposta». Michele Dorigoni, amministratore delegato della Dorigoni spa, conferma l'anticipazione dell'Adige sull'obiettivo della società austriaca controllata dal gruppo Volkswagen  di acquisire la concessionaria trentina. Precisa tuttavia che le trattative  sono in corso, anche se la proposta di Eurocar Italia è quella di comprare  il 100% delle quote di Dorigoni, come ha fatto con altre concessionarie  del nord. Con le ultime operazioni e con l'eventuale, ma probabile, acquisizione  di Dorigoni, la controllata italiana di Porsche Holding arriverebbe a superare  1 miliardo di euro di fatturato complessivo. Eurocar Italia, come ricorda  lo stesso Dorigoni, ha infatti acquisito l'anno scorso Volkswagen Firenze,  chiudendo il 2017 con ricavi per 400 milioni. Quest'estate ha rilevato  il controllo del gruppo Bonaldi di Bergamo, 287 milioni di fatturato, e  della Vicentini di Verona, 250 milioni di fatturato. Con i 130 milioni  di Dorigoni, si supererebbe il miliardo. «Porsche Holding ha un'operatività  globale, in tutto il pianeta - precisa Dorigoni - Si muove su due principali  settori di business: l'importazione per Volkswagen in vari Paesi tra cui  Austria, Slovenia, Ungheria e il retail, con 450 concessionarie in Europa.  In questo ambito sta valutando di acquisire una fetta di mercato nel Nord  Italia e ha portato a termine queste operazioni». Con queste operazioni  però il gruppo Volkswagen controlla direttamente le aziende di vendita  e in questo modo può «calmierare» i margini che i concessionari che hanno  il mandato oggi spuntano. «Difficile che cambino i contratti quadro esistenti  - sostiene Dorigoni - altrimenti potrebbe intervenire l'Antitrust». Che,  a dir la verità, ha già ritardato l'operazione Bonaldi proprio per verificare  che non stia emergendo una posizione dominante nel mercato. Comunque con  queste acquisizioni Volkswagen avrebbe in Italia il controllo diretto sia  dell'importazione dei veicoli che della loro vendita, almeno nel Nord.  I sindacati non hanno ancora ricevuto informazioni dall'azienda ma sottolineano  la necessità di difendere l'occupazione dei 160 dipendenti. Ai quali però  pensa anche l'amministratore delegato Dorigoni: «Con 160 dipendenti e le  loro famiglie noi abbiamo un ruolo sociale, dobbiamo dare informazioni  corrette e non generare allarme». Di suo la concessionaria continua ad  andare bene, soprattutto nel primo semestre di quest'anno.


La gestione della concessionaria Dorigoni sembra vicina a cambiare  padrone. Manca ancora una comunicazione ufficiale ma l'azienda è in procinto  di passare a Eurocar, società legata a Porsche Salzburg che per conto della  holding gestisce le acquisizioni delle concessionarie in Italia. Dopo aver  fatto lo stesso con Bonaldi a Bergamo e Vicentini a Verona, infatti, Eurocar  sta chiudendo con Dorigoni dopo una trattativa di alcuni mesi. La concessionaria,  dopo essere stata sempre nelle mani della famiglia (prima Ignazio e ora  Paolo) passa ora nelle mani della Porsche austriaca (Porsche Salzburg)  attraverso la controllata Eurocar. Porsche ricordiamo fa parte del gruppo  Volkswagen. Dorigoni spa ha chiuso l'esercizio 2017 con ricavi da vendite  in aumento, da 120,8 a 130 milioni di euro, confermando il risultato dell'anno  precedente: 1,78 milioni di utile netto (1,80 nel 2016). I costi della  produzione sono nello stesso periodo saliti da 120,26 a 129,60 milioni.  Dorigoni spa, circa 160 dipendenti, è concessionaria Audi, Volkswagen,  Porsche, Seat e Skoda. Opera su tre sedi: due a Trento (via San Vincenzo  a sud, e via Maccani a nord) e una a Rovereto.  Nel 2017 ha beneficiato  del trend generale di aumento delle immatricolazioni (+7,29% a livello  nazionale, +3,71% in Trentino, pari a 13.492 vetture immatricolate), con  una vendita complessiva (tra nuovo e usato) di 5.764 vetture (erano 5.480  nel 2016) con un incremento del fatturato netto da vendite del 9,1%. Il  patrimonio netto, per effetto di un'operazione di scissione societaria,  è sceso da 29,2 a 18,91 milioni di euro. La posizione finanziaria netta  a breve termine risulta negativa per 3,2 milioni. Ma la presidente, Rina  Degasperi, 98 anni da poco compiuti, nella relazione al bilancio 2017 spiega  che è una situazione momentanea, giustificata dal grande incremento delle  rimanenze, che ha provocato un'esposizione finanziaria a breve. Il capitale  sociale (619.200,00 euro) di Dorigoni spa, fino ad oggi, è suddiviso tra  Paolo Dorigoni (60,42%), amministratore delegato con Michele Dorigoni,  responsabile tecnico, Maura Dorigoni (10,42%), Franca Dorigoni (10,42%)  e Rina Degasperi, l'anziana presidente che ha in usufrutto 10 mila azioni  ordinarie (8,32%, 51.600,00 euro) di Paolo Dorigoni (nuda proprietà); il  10,42% del capitale (12.500 azioni, 64.500,00 euro) sono azioni proprie  di Dorigoni spa.                                                       

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