Sait, oggi sciopero e protesta sindacale

È iniziato alle 9 il nuovo incontro tra Sait e organizzazioni sindacali sul contratto integrativo, disdetto unilateralmente dal consorzio della cooperazione di consumo. Ma Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, insieme alle rappresentanze sindacali aziendali, erano presenti davanti alla sede di via Innsbruck fin dalle 6 del mattino nell’ambito della giornata di sciopero di tutti i lavoratori Sait proclamata per protesta contro la disdetta e contro le proposte dell’azienda che, a detta dei sindacati, prevedono di fatto tagli ai 3.000 euro di premi di produzione e di salario integrativo.

Lo sciopero dei quasi 500 lavoratori Sait è stato deciso per l’intera giornata di oggi, con presidio davanti alla sede del consorzio all’interporto (nella foto). Nel volantino di convocazione, Filcams, Fisascat e Uiltucs utilizzano gli slogan commerciali di Sait e Coop: «Missione risparmio sui lavoratori. La Coop non sei più tu».

La protesta, secondo il sindacato, è «contro l’operazione sistematica che, a partire dai licenziamenti, cancella di fatto il contratto integrativo e fa venir meno 50 anni di conquiste salariali e di diritti fondamentali».

L’altra sera Sait ha comunicato alle organizzazioni sindacali che, a differenza di quanto previsto, non avrebbe inviato la piattaforma scritta prima della riunione di oggi. La motivazione è che alcuni punti sono ancora in valutazione. Come confermato nei giorni scorsi dal direttore Luca Picciarelli, la proposta Sait lega tutti i 3.000 euro di premi a obiettivi aziendali e individuali che toccano le malattie, le ferie, il lavoro domenicale, per il quale si propongono 25 domeniche obbligatorie l’anno. «Nessuna volontà vessatoria ma rimettiamo in discussione tutto, anche l’accordo sulla produttività dei magazzini, che non sta funzionando» ha dichiarato Picciarelli all’Adige.

Tra i punti controversi, il legame del premio col nuovo sistema di ristorni alle Famiglie cooperative che avvantaggia le coop più «fedeli», quelle che acquistano una quota maggiore di prodotti dal consorzio. Il nuovo sistema viene presentato in questi giorni alle Famiglie in riunioni territoriali. Secondo i sindacati, legare il premio a questo meccanismo potrebbe danneggiare i lavoratori perché una parte del loro salario dipenderebbe dai rapporti tra Sait e cooperative, su cui i dipendenti non hanno minimamente voce in capitolo. L’azienda ribatte che, invece, sarebbe un sistema più chiaro perché i premi verrebbero legati alla marginalità delle Famiglie, oltre che del consorzio.

Filcams, Fisascat e Uiltucs dal canto loro hanno presentato una piattaforma che chiede, tra l’altro, di mantenere in vigore l’integrativo attuale fino al rinnovo, come previsto dallo stesso contratto, di mantenere nel nuovo contratto una parte fissa del premio, di garantire l’occupazione.

Oggi è arrivato anche un comunicato del partito «Liberi e Uguali» che solidarizza con i lavoratori in sciopero: «confermiamo il sostegno alla lotta dei lavoratori Sait, contro un’azione sistematica che, a partire dai licenziamenti, sta disgregando il contratto integrativo e cancellando cinquant’anni di legittime lotte sindacali».

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