Sait, lavoratori in piazza Dante per dire no ai 130 licenziamenti

Nuova giornata di mobilitazione, oggi, per i lavoratori del Sait.

Sciopero con presidio in piazza Dante, questa mattina, da parte degli addetti del consorzio di secondo grado delle Famiglie cooperative. I rappresentanti dei lavoratori sono entrati anche in consiglio provinciale.

Alle 13 il confronto con esponenti della giunta provinciale e con i consiglieri.

Le motivazioni dell'astensione dal lavoro sono quelle già annunciate nelle ultime assemblee dei dipendenti.

Ovvero quelle per cui si chiede di ridurre il numero di licenziamenti paventati dall'azienda e che sono in totale 130.

I sindacati chiedono di vedere i dati che hanno portato al numero di 130 esuberi per poi avviare gli ammortizzatori sociali. Il Sait vuole prima definire l'ammortizzatore e poi discutere i dati. 

Lo sciopero potrebbe essere uno strumento per i sindacati e per i lavoratori per cercare di accelerare su una intesa.

In particolare, si starebbe avvicinando l'accordo che evita, almeno per ora, la procedura di mobilità, cioè i 130 licenziamenti, e punta alla cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, che dà tempo, come chiesto anche dal vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, per valutare la riorganizzazione interna e le possibili ricollocazioni esterne.

Nel corso della giornata si capirà meglio se lo sciopero potrà dare un aiuto alla trattativa o meno.

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