Aldi prepara lo sbarco a Trento e lancia la guerra dei discount

di Francesco Terreri

Entro l’anno prossimo, forse entro l’estate, aprirà a Trento uno dei primi punti vendita italiani della multinazionale tedesca del discount Aldi Süd. Un supermercato da 1.500 metri quadri nell’area ex Autostima, alla rotatoria del Tridente a Trento nord, a fianco al ristorante Burger King.

Il colosso tedesco è la settima catena della grande distribuzione al mondo, presente in Europa, Stati Uniti e Australia con 4.700 negozi e un fatturato complessivo di 67 miliardi di euro.

Aldi è sbarcata in Italia nei mesi scorsi installando il suo quartier generale tra Bolzano, sede legale della controllata italiana Aldi srl, e Verona, sede operativa. Ma ha intenzione di partire in grande stile con un investimento complessivo di oltre 200 milioni, un primo mega centro logistico a Nogarole Rocca e le prime aperture a Verona, Bolzano e, appunto, Trento.

Aldi è l’acronimo di Albrecht-Discount. È stata infatti fondata nel 1946 dai fratelli Karl e Theo Albrecht, che poi, negli anni ’60, quando viene introdotto il marchio Aldi, organizzano il gruppo in due società: Aldi Nord e Aldi Süd, che si dividono i Länder della Germania e l’Europa senza farsi concorrenza.

Aldi è in Germania la grande rivale di Lidl, che fa capo al gruppo Schwarz (80 miliardi di fatturato circa). In Italia, e in Trentino, sfiderà la stessa Lidl, che ha il 18% del mercato nazionale del discount, ma soprattutto il leader di mercato Eurospin, 32% del mercato discount, 5 miliardi e mezzo di euro di fatturato alla cassa nel 2015, di cui la trentina Dao ha il 25% e esprime il presidente Ivan Odorizzi.

La sfida sarà anche agli altri principali operatori del discount e, ancor più, della fascia che si colloca tra il discount tradizionale e i supermercati, come la Md di Patrizio Podini, dall’anno scorso a Trento con due punti vendita.

La sede operativa italiana di Aldi Süd è stata aperta da poco a Verona: 4.800 metri quadri al Quadrante Europa, nel cuore del principale interporto italiano, con tanto di cucina interna per testare i prodotti. La sede veronese si occuperà anche degli acquisti di prodotto italiano da destinare alle filiali estere, per lo più europee. La società italiana del gruppo, controllata dall’austriaca Robiro (Hofer), ha già assunto più di 70 persone e lavora all’apertura contemporanea di diversi punti vendita tra gli 800 e i 1.500 metri quadri nel Nord Italia.

Aldi cerca aree preferibilmente da acquistare o da prendere in affitto. In Trentino ha trovato come partner Idea 015, la società degli imprenditori Angelo Pallaoro, Alessandro Pallaoro, Marcello Angeli (soci) e Cesare Angeli (amministratore unico), proprietaria dell’area ex Autostima alla rotatoria del Tridente dove, meno di un anno fa, ha aperto la catena di fast food Burger King. Aldi andrà in affitto nella parte non ancora utilizzata dell’area. Il supermercato occuperà alcune decine di persone.

La catena tedesca ha già accordi analoghi a quello trentino con società bolzanine e veronesi. Ma i punti vendita saranno aperti in tutto il Nord Italia. In cantiere c’è un primo grande centro logistico da 300 mila metri quadri a Nogarole Rocca (Verona) e successivamente altre quattro basi di magazzini. Tra i rumors che circolano in questi mesi, anche ipotesi di crescita per linee esterne, cioè il possibile interesse di Aldi per l’acquisizione di catene italiane del discount.

I punti vendita partiranno dal format tradizionale, con grande importanza alla marca del distributore, 700-800 referenze complessive e un rapporto qualità-prezzo definito dei migliori. Ma anche Aldi, come i concorrenti, sta elevando gli standard qualitativi da discount avvicinandoli a quelli dei supermercati. A Trento si vuole realizzare una «struttura di qualità». Ormai la concorrenza è a tutto campo.

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