Moretti: per il successo delle aziende determinante i luoghi di produzione

"I luoghi della produzione stanno diventando sempre più importanti nel determinare il successo delle imprese e dei lavoratori. Negli Usa oggi ci sono realtà che propongono dinamiche economiche e di reddito paragonabili da un lato alla media Usa e dall'altro a nazioni del centro-Sud America. Eppure distano che distano appena due ore d'auto". Lo ha chiarito Enrico Moretti, professore di economia presso l'Università della California Berkeley e caporedattore del Journal of Economic Perspectives di San Francisco, che ha aperto il Festival dell'Economia di Trento introdotto dal responsabile scientifico Tito Boeri. I fattori che determinano la produttività sono per Moretti soprattutto la scolarizzazione dei lavoratori, la loro creatività e l'investimento in innovazione".

"Vi sono forti squilibri fra le diverse aree geografiche, anche all'interno dello stesso Paese - ha spiegato Moretti - come negli Stati Uniti dove città come San Francisco o Boston hanno tassi di laureati attorno al 50% e salari medi fra gli 80 e i 100 mila dollari annui. Mentre altre città, come Merced o Yuma, con una tasso di laureati di poco superiore al 10%, viaggiano su salari fra i 50 ed i 60 mila dollari. Dove il capitale umano è maggiormente scolarizzato si registrano picchi di produttività e di Pil più alti".

In questo quadro la visione fornita da Moretti sull'Italia non è rosea: mancano mancano i Brain Hub di livello europeo, che sono alla base dello sviluppo economico. Secondo Moretti per ogni ingegnere informatico assunto potenzialmente nel medio lungo periodo si generano cinque posti di lavoro nei servizi. E ciò aumenta la ricchezza e l'attrattività di alcuni Cluster, esempio San Francisco, Seattle o Austin, a scapito di altri. Così per Moretti si assiste ad un aumento della divergenza tra aree, non solo tra i paesi emergenti ma anche all'interno dei singoli stati. È il caso degli Usa o anche della Cina. "Queste differenze fra aree geografiche - ha aggiunto Moretti - non stanno scomparendo, ma anzi il divario continua ad aumentare, anno dopo anno le regioni e le città più forti diventano sempre più forti e le più deboli lo sono sempre di più. Nel mercato del lavoro, diminuiscono i numeri di posti di lavoro a bassa scolarità e aumenta il numero di quelli ad alta scolarità".

"Le economie in crescita - ha spiegato Moretti - producono beni innovativi e non riproducibili e non possono essere delocalizzati, anche perchè i lavoratori sono in media più produttivi e creativi. Ma la cosa più interessante - ha concluso - è che la crescita nei settori dell'innovazione, fa crescere anche il resto del mercato del lavoro. Ogni posto di lavoro, produce 5 posti di lavoro nei settori dei servizi locali, per lavoratori con bassa scolarità".

LA DIRETTA TWITTER DAL FESTIVAL

comments powered by Disqus