La città nel mirino dei supermercati veneti Il colosso IperTosano punta su Trento Nord

di Francesco Terreri

Riparte il risiko immobiliare-commerciale a Trento, soprattutto sull’asse di via Brennero. Tra le manifestazioni di interesse per l’area ex Frizzera (l’Adige di giovedì) c’è quella di IperTosano, il colosso veneto della grande distribuzione con 10 ipermercati, più di 1.500 dipendenti e un fatturato di 482 milioni di euro nel 2014. Ma anche altre catene venete come i Supermercati Martinelli e il gruppo Rossetto puntano a Trento. E sono in cerca di spazi la catena discount tedesca Aldi Sud e Decathlon, multinazionale francese di articoli sportivi. Tra le aree in gioco, la ex Tecnoplastica alla rotatoria del Bren Center, l’ex Opel su via Brennero (vedi articolo sotto), il compendio Mondini in via Maccani.

Tosano cerca un’area dove collocare un ipermercato da 3.000 metri quadri. Ci aveva provato al Global Village di Mori, ma il no della Comunità di Valle ha bloccato il progetto. Sulle grandi superfici di vendita, in effetti, il Comune di Trento è possibilista ma la Provincia, per bocca dell’assessore competente Alessandro Olivi, è stata finora molto fredda.

Comunque le trattative sono in corso. L’ex Frizzera, in mano a Raetia sgr della Cassa di Risparmio di Bolzano, è effettivamente in vendita, con un prezzo base intorno agli 11 milioni. Accanto al commerciale, tuttavia, il piano di lottizzazione prevede anche una quota di residenziale. Analoghe le condizioni di altre aree appetibili a Trento Nord, come la ex Tecnoplastica alla rotatoria del Bren Center (5.000 metri quadri) e la ex Opel su via Brennero (15 mila metri). È invece interamente commerciale l’area Mondini, circa un ettaro in via Maccani, dove per il commercio al dettaglio sono previste superfici massime di 1.500 metri quadri.

Catene come Rossetto e Martinelli e discount come Aldi cercano effettivamente superfici più vicine ai 1.500 che ai 3.000 metri. Rossetto conta 24 punti vendita nelle province di Verona, Brescia, Mantova, Rovigo Reggio Emilia, Padova, Cremona, Vicenza con più di 1.200 dipendenti, un fatturato 2014 di 401 milioni (+10%) e un utile di 6 milioni. Supermercati Martinelli conta invece 14 negozi tra Verona e Mantova, con 558 dipendenti, ricavi per 287 milioni (+8%) e un utile di 5,8 milioni.

Il colosso tedesco del discount Aldi Sud, con sede legale italiana a Bolzano e sede operativa a Verona, cerca terreni a destinazione commerciale di almeno 5.000 metri quadri con la possibilità di realizzare una superficie di vendita fino a 1.500 metri. Aldi porterà la sfida soprattutto ai concorrenti del low cost come l’altra catena tedesca Lidl, Eurospin partecipata dalla trentina Dao, la Md di Patrizio Podini che ha da poco aperto due punti vendita a Trento nord e Trento sud. Come rispondono le catene trentine alla sfida che arriva da fuori?

Sait, dove è appena arrivato il nuovo direttore Luca Picciarelli, sta lavorando ad una razionalizzazione dei suoi progetti immobiliari, tra i quali il più importante è quello per un’iniziativa commerciale da 3.000 metri quadri nell’area della vecchia sede in via Maccani. Poli si sta concentrando sui punti vendita di maggiore dimensione, a partire dall’IperPoli. Dopo aver dismesso via Matteotti, ora lascia corso 3 Novembre e via delle Orfane, dove pare si stia facendo avanti Dao-Conad, e si appresta a chiudere il negozio più piccolo di Gardolo. «Ci hanno garantito la ricollocazione di tutti i 30 lavoratori di corso 3 Novembre e via Orfane - afferma Walter Largher della Uiltucs - ma noi chiediamo che ci chiami prima per discutere sulle condizioni in cui andranno a lavorare i dipendenti».

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