Il boom immobiliare di Madonna di Campiglio Tra gli acquirenti società dei paradisi fiscali

Madonna di Campiglio non è solo la Perla delle Dolomiti ma anche la capitale del mattone d’oro. Tra il 2000 e quest’anno i prezzi medi degli immobili sono passati da 4.900 a 7.200 euro al metro quadro, con una rivalutazione del 53% in centro e vicino agli impianti di risalita e del 45% nelle altre zone.

di Francesco Terreri

Madonna di Campiglio non è solo la Perla delle Dolomiti ma anche la capitale del mattone d’oro. Tra il 2000 e quest’anno i prezzi medi degli immobili sono passati da 4.900 a 7.200 euro al metro quadro, con una rivalutazione del 53% in centro e vicino agli impianti di risalita e del 45% nelle altre zone.

Tra le principali mete del turismo montano, Campiglio è terza per valori immobiliari dopo Cortina d’Ampezzo (9.500 euro al metro quadro) e Courmayeur (8.800 euro al metro quadro). Tuttavia in Trentino, a differenza di altre aree alpine, i prezzi continuano a salire e continua la corsa all’acquisto immobiliare. E tra i proprietari vecchi e nuovi, fra trentini e lombardi, spuntano tante società estere, dalla Gran Bretagna all’Irlanda a Panama. Come la Chronicon Real Estate, join venture italo-britannica, la Leisure Dimensions Limited di Shannon, in Irlanda, controllata da una società con sede nell’isola di Madeira, il paradiso fiscale portoghese, o la International Design Company con sede a Panama, altro paradiso off-shore.

Secondo il Centro studi del portale Casa.it, a poco più di un mese dall’avvio della stagione invernale 2015-2016 nelle località montane del Nord non si registrano variazioni significative degli affitti settimanali sia per i periodi di bassa stagione che per quelli di altissima, corrispondenti alle due settimane di Natale e Capodanno, mentre i prezzi degli immobili calano in media del 5%, anche se restano stabili quelli delle abitazioni e delle località più pregiate.

In Trentino e in Alto Adige, invece, il mercato delle seconde case sembra risentire in maniera meno profonda della crisi di domanda che ha colpito le altre grandi località montane. In generale, afferma Casa.it, i prezzi di vendita non danno segni di movimento rispetto alla fine del 2014. Fra le località che hanno registrato una lievissima flessione si rilevano Canazei e Folgaria, ma si tratta di aggiustamenti su valori di vendita di abitazioni che necessitavano di importanti lavori di ristrutturazione. Per le altre località i prezzi sono rimasti stabili o addirittura in crescita di poco più dell’1% come nel caso di Madonna di Campiglio, che durante l’inverno ha fatto registrare una crescita della domanda, sia in acquisto che in locazione, risvegliando un mercato che pareva essere in crisi.

Mediamente i valori di vendita delle top località del Trentino non scendono sotto i 5.000 euro al metro quadro, con Campiglio in testa a 7.200 euro seguita da Canazei a 5.100 euro, anch’essa rivalutata del 42% in quindici anni. «Prezzi - nota il portale - che si possono giustificare con l’ottimo servizio fornito in termini di infrastrutture, collegamenti, piste da sci e da sci di fondo, nonché per la buona qualità dei materiali e la cura con cui vengono ristrutturate o costruite ex novo le abitazioni in loco».

La domanda di seconde case è quest’anno in crescita del 6,5% a Pinzolo, mentre in testa per le compravendite c’è Andalo col +8,3%, seguita da Moena col +4,8% e da Canazei col +2,4%. Una domanda che non soffre quindi dell’ottima offerta della ricezione alberghiera. Nonostante ciò, oltre il 44% dei turisti italiani che arrivano nell’area affitta un’abitazione per la stagione invernale o per quella estiva, che sta diventando sempre più importante nell’economia locale, come confermano i canoni di locazione richiesti fra luglio e agosto, sempre più vicini ai livelli invernali.

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