Contanti a 3.000 euro, albergatori e commercianti trentini: aiuto agli affari

di Giuseppe Fin

È arrivato nella seduta di ieri del Consiglio dei Ministri la decisione di innalzare la soglia di utilizzo del contante da mille a tremila euro.  A porre il limite per i cittadini nella possibilità di poter pagare in contanti solo fino a 999,99 euro, era stato il Governo Monti nel 2011 per contrastare riciclaggio ed evasione. L'innalzamento di questo importo fino a tremila euro viene accolto positivamente in Trentino pur con qualche distinguo.

«Abbiamo accolto con piacere - ha spiegato Luca Libardi dell'Associazione Albergatori - questa decisione di innalzare il limite a tremila euro perché è stata una battaglia di Federalberghi a livello nazionale per rimettere un po' l'Italia in linea con il resto d'Europa». Per il presidente degli Albergatori trentini la diminuzione nell'utilizzo del denaro non è la soluzione per contrastare il nero che, spiega «si fa diminuire con i controlli». «Non possiamo poi dimenticare - ha affermato - che c'è anche una questione di libertà personale affinché chiunque possa decidere di pagare come meglio crede. Questo innalzamento non va letto come un liberi tutti ad evadere, chi dipinge così l'operazione è fazioso e fa ideologia». Se da un lato Luca Libardi «promuove» l'intenzione del premier Renzi di innalzare il tetto dell'utilizzo del contante, dall'altro però critica gli eccessivi costi nell'utilizzo della moneta elettronica. «Ci sono costi elevati sia per l'utente ma anche per l'esercente - ha spiegato - e le piccole strutture arrivano a pagare anche il 2% di commissione che non è poco». 

Sulla stessa linea anche il presidente della Camera di Commercio Gianni Bort che definisce l'intervento «opportuno». «È di tutta evidenza che se a livello europeo esistono dei limiti - ha affermato - questi devono essere omogenei. Lungi dal dire che questo intervento può incrementare l'evasione, credo invece serva a offrire la possibilità di pagare in contanti come avviene nel resto dell'Europa». Giudizi positivi ripresi da diversi titolari di attività commerciali. «Dal mio punto di vista - ha spiegato Giancarlo Tomasi, della gioielleria Tomasi - la gente si era molto scocciata di avere un limite e questo intervento potrà risolvere un sacco di problemi. Quel limite a mille euro aveva portato diversi ad uscire dall'Italia per far i loro acquisti».

A considerare positivo l'innalzamento del tetto fino a tremila euro è anche Massimo Zadra del negozio di abiti da sposa e sposo Fascion Gallery. «E' utile che sia stato innalzato questo vincolo anche perché pur potendo pagare con gli assegni i clienti si sentivano spesso molto limitati. Il bancomat aveva comunque un limite e spesso ci si trovava a dover fare pagamenti metà in contanti e metà in moneta elettronica con tanto di disagio per il cliente». Una «agevolazione per il turista straniero» è invece il pensiero di Massimo Mosele di Gioielli Mosele. «Gli stranieri che vengono qui con i soldi potranno comprare invece prima erano bloccati. Noi in questi anni abbiamo perso tante vendite perché i clienti si presentavano con i contanti e la vendita superava i mille euro».

Per quanto riguarda le associazioni dei consumatori, Adusbef, rappresentata in Trentino da Paolo Polato, esprime giudizi positivi. «Giudichiamo bene la decisione di aumentare il tetto nell'utilizzo del contante perché era un sistema vessatorio per i cittadini. Speriamo che ora si arrivi anche a togliere lo stesso limite dei mille euro per l'incasso delle pensioni che porta le persone a doversi aprire un conto corrente con tanto di commissioni da pagare».

Di giudizio diverso Sergio Groff, alla guida di Adoc, che nell'esprimere un suo giudizio personale ha spiegato di trovare «malizioso l'aumento della cifra nell'utilizzo del contante» e di considerare l'operazione «non utile per il contrasto dell'evasione».

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