Boeri: ecco il piano di sostegno per i cinquantenni senza lavoro

«Sarà pronta entro giugno una proposta, che sarà data al governo "chiavi in mano", per chi è nella fascia dei 55-65 anni, non ha ancora maturato la pensione e ha perso il lavoro». Lo ha detto oggi il presidente dell'Inps, Tito Boeri, intervendo al Festival dell'economia del quale è direttore scientifico. «Uno degli aspetti più importanti - ha sottolineato Boeri ai microfoni di Raidue - è il sostegno a questa fascia di età. Pensiamo di fare tante cose e per questo stiamo lavorando: il punto è garantire il sistema di protezione sociale da 55 anni in su, quando il lavoro lo ritrova uno su dieci. Al di sotto deve pensarci il governo. Ci vuole una struttura che sostenga queste operazioni e noi siamo in grado di garantire che sia gestibile e non crei problemi di abuso».

Boeri ha affrontato di nuovo anche la questione giovanile nella prospettiva previdenziale: «Le pensioni sono basate su patto intergenerazionale, che ora è un pò incrinato, causa le categorie con più potere contrattuale. Se il patto non appare equo, non riesce a reggere nel tempo», ha commentato a proposito della operazione di trasparenza in corso per fornire ai giovani i conteggi sulle loro aspettative rispetto alla pensione.

«Intendiamo rendicontare le differenze che riguardano contributi versati e pensioni dai vari fondi, poi sarà la politica a decidere». Citate, tra l'atro, le «baby pensioni»ì, ad esempio quelle delle Ferrovie dello Stato. «Io penso che un qualche aggiustamento, non per problema di cassa, ma di equità, sia da fare. I diritti acquisiti sono riferibili alla contribuzione e questo legame va tutelato in tutti i modi: garantire che tutto ciò che è versato non verrà toccato da nessuno è fondamentale», ha aggiunto Boeri.

Il presidente dell'Inps, infine, ha affrontato il capitolo vitalizi: «Non dipendono da noi, ma andremo a guardare anche questi. Ricostruiremo - ha spiegato - le carriere contributive riflesse nei vitalizi. È un trattamento pensionistico che si sono dati i politici stessi, dicendo che finita la carriera politica potrebbero trovarsi in difficoltà, ma la carriera politica apre molte strade».

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