«Imposte locali sulle case triplicate dal 2011»

di Angelo Conte

In 5 anni la tassazione sugli immobili è quasi triplicata, passando dai 9 miliardi dell’Ici 2011 ai 25 miliardi sborsati per Imu e Tasi nel 2014. Un carico fiscale, quello sotto il governo Renzi, che è stato di oltre 1 miliardo superiore a quello dell’Imu 2012 del governo Monti. È quanto emerge dal dossier messo a punto da Confedilizia.

Secondo Confedilizia «è dal fisco che bisogna ripartire per dare vita ad una grande operazione fiducia per il settore immobiliare. Solo attraverso un segnale concreto, tangibile - e, soprattutto, percepibile dalla proprietà diffusa - nel senso di una riduzione della morsa fiscale sugli immobili, si potrà sperare nell’attivazione di un circolo virtuoso, capace di diffondere un ottimismo contagioso, che non mancherebbe di riflettersi sui grandi numeri della nostra economia.

E per farlo, non ci si può di certo limitare ad operazioni di restyling delle attuali imposte locali. Bisogna fare molto di più: avere coraggio e capacità di innovare. Occorre abbandonare la pigra (e ingiusta) tassazione su base catastale/patrimoniale e creare un sistema che preveda la tassazione degli immobili esclusivamente per il reddito che essi producono e per i servizi - certi, verificabili, quantificabili - che ricevono, a beneficio sia dei loro proprietari sia dei loro utilizzatori. Con effetti positivi (anche in termini di riduzione della spesa pubblica e di eliminazione degli sprechi) per l’intera collettività».

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