La tragedia nella bufera in val Gardena, la donna morta e il compagno stavano percorrendo l'Alta Via numero 2
I due canadesi di 57 e 56 anni sono stati sorpresi ieri pomeriggio, 12 settembre, da una tempesta di neve che li ha bloccati nell'oscurità a quota 2.400 circa, a un paio di chilometri dal rifugio Puez, che doveva essere una tappa nel percorso in alta quota da Bressanone a Feltre (Belluno). L'uomo ora si trova in ospedale in stato di ipotermia, non sarebbe in pericolo di vita
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TRENTO. I due canadesi di 57 e 56 anni, che in val Gardena sono stati sorpresi da una tempesta di neve, stavano effettuando uno dei percorsi classici delle Dolomiti, l'Alta via numero 2. Si tratta di un cammino in alta quota a tappe per escursionisti esperti, da rifugio a rifugio, che - se fatto per intero - porta da Bressanone (Bolzano) a Feltre (Belluno) passando anche per il Trentino in aprticolare nel gruppo delle Pale.
La tragedia si è verificata durante la terza tappa, dal rifugio Genova al rifugio Puez. Con buone condizioni meteorologiche i 15 chilometri e 850 metri di dislivello, con un breve tratto attrezzato, possono essere percorsi in circa sei ore. Ieri però qualcosa è andato storto.
Alle otto di sera i due turisti non erano ancora arrivati al rifugio Puez a 2.475 metri. Mancavano circa due chilometri di cammino piuttosto pianeggiante, ma i due erano stremati e, a causa del buio e delle neve, facevano fatica a trovare il sentiero.
Gli uomini del soccorso alpino sono partiti a piedi dalla Vallunga. L'intervento nella tempesta di neve è stato molto difficile a causa del buio e le raffiche di vento oltre i 50 chilometri orari.
Quando il soccorso alpino è arrivato sul posto per la donna non c'era più niente da fare, nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dal gestore del rifugio Puez e dal suo accompagnatore,.
A questo punto è stata allestita una piccola tenda da spedizione, nella quale l'uomo e due soccorritori hanno trovato riparo durante la notte. Questa mattina il canadese è stato ricoverato in ospedale in stato di ipotermia, si trova in terapia intensiva ma non sarebbe in pericolo di vita.