Montagna / Il caso

Presena e riscaldamento climatico, via gli sciatori dal ghiacciaio: pista sulla roccia

I centomila mq di teli tesi in estate non bastano contro lo scioglimento crescente, la società Carosello Tonale si attiva per spostare del tutto il tracciato da sci, in accordo con Trentino Sviluppo

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TRENTINO
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di Giorgia Cardini

TONALE/PRESENA. Il ghiacciaio Presena è in condizioni sempre più critiche: i 100mila mq di teli tesi in estate rappresentano ormai solo dei "pannicelli caldi" rispetto allo scioglimento del ghiacciaio, sempre più importante. Per questo la società Carosello Tonale spa si sta dando da fare per spostare del tutto la pista da sci esistente oggi sul ghiacciaio, in accordo con Trentino Sviluppo spa.

La rivelazione, che rappresenta una vera e propria resa rispetto all'azione di protezione estiva del ghiacciaio coi teli geotermici, avviata nel 2008 dalla società, è contenuta nella relazione accompagnatoria al bilancio chiuso il 31 dicembre 2022 e presentato all'assemblea dei soci il 28 aprile. Il passaggio è nel capitolo sui "Programmi d'investimento".

Il presidente Davide Panizza ne parla dopo aver informato i soci che la spa sta dialogando con la Sit spa (che opera sul versante lombardo) per dare vita a un collegamento impiantistico sci ai piedi delle due vallate Valbiolo/Bleis con la realizzazione di impianti e piste sui rispettivi versanti e stazione unica in cresta, ma che non è ancora stato possibile trovare «un punto d'incontro e un'intesa che garantiscano, da un lato, alla nostra società Carosello Tonale spa di non avere ripercussioni particolarmente negative in termini di sostenibilità economica a seguito della realizzazione di tale progetto e, dall'altro, che permettano di mantenere invariati gli equilibri storici consortili e territoriali».

«Inoltre, considerato che l'investimento per tale progetto richiederebbe un impegno finanziario notevole, lo stesso deve essere accuratamente valutato anche alla luce della necessità di gestire le urgenze che stanno emergendo».

E l'urgenza è proprio quella del ghiacciaio Presena: «Sta diventando sempre più complicato gestire la pista da sci sul ghiacciaio, vista la necessità di produrre neve programmata e allo stesso tempo garantire gli standard di sicurezza per gli utenti dell'area», scrive Panizza, tanto che l'Ufficio piste della Provincia ha già chiesto (imposto) una modifica della classificazione della "Presena" da pista rossa a nera, «in considerazione di un aumento della pendenza massima e della pendenza trasversale».

Visti i crescenti problemi, è stato costituito un gruppo di lavoro con l'obiettivo di individuare una soluzione duratura nel tempo: soluzione che consiste proprio «nello spostamento del tracciato della pista da sci dall'attuale percorso sul ghiacciaio a un tracciato su sedime roccioso stabile» per continuare a usufruire della cabinovia Presena «anche nel periodo invernale, permettendo così di dare continuità agli impegni contrattuali con Trentino Sviluppo, proprietaria dell'impianto, e di godere anche in futuro della skiarea del Presena», che nel 2022 ha totalizzato 946.317 passaggi.

Questa dunque l'urgenza per la Carosello Tonale spa, mentre sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di smontaggio della seggiovia quadriposto Valena (1.031.146 passaggi l'anno scorso) entrata in funzione nel 2002, che sarà sostituita durante l'estate con una seggiovia esaposto da 6 milioni di euro della Leitner spa: il vecchio impianto prenderà la strada della Romania dove verrà rimontato e rimesso in esercizio a servizio di una stazione sciistica locale. Quanto al bilancio 2022, la Carosello Tonale spa ha registrato un utile di 225.853 euro: «Gli incassi hanno mantenuto un livello soddisfacente rispetto alle ben più pessimistiche previsioni iniziali», ha detto Panizza.

Livello confrontato con le ultime due stagioni di impianti e piste aperte.

Prendendo a riferimento quella del 2018-2019, quando la società aveva avuto incassi per 20.333.748 euro, alle fine del 2022 i conti si sono chiusi con introiti pari a 19.225.315 euro. I passaggi totali sono stati 9.949.171 contro gli 11.470.679 del 2018-2019. I biglietti venduti sono stati in totale 254.932 contro i 275.649 dell'ultima stagione piena.

Infine, cambio della guardia nel Cda: è uscito Lino Daldoss, è entrato suo fratello Carlo, ex assessore provinciale.

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