Montagna / Turismo

Si alza il sipario sulla nuova stagione dello sci in Trentino e dintorni

Sono numerose le località che hanno deciso di anticipare all'ultimo fine settimana di novembre l'apertura delle piste, anche grazie alle condizioni meteo favorevoli. L'assessore provinciale Failoni: l'aspettativa è alta, cioè superare gli 81 milioni di persone trasportate nell'annata record 2019

SUPERSKI Piste aperte in 6 aree del circuito che unisce Bolzano, Belluno e Trento
BOLLETTE Caro energia, gli impiantisti: senza funivie niente turismo
SKIPASS I ritocchi dei prezzi non coprono i nuovi costi

SKIPASS Come risparmiare: dalle 2 ore agli sconti

 

di Daniele Battistel

TRENTO. Ci siamo. Con l'apertura dei primi impianti prevista per oggi, sabato 26 novembre, scatta la stagione sciistica.

Da Madonna di Campiglio a Pampeago- Obereggen, da Cortina a Carezza, da Plan de Corones alle Tre Cime Dolomiti, sono diverse le località che hanno deciso di anticipare all'ultimo fine settimana di novembre l'apertura delle piste.

Del resto la bella nevicata di inizio settimana e le previsioni per i prossimi giorni hanno consentito di ultimare la preparazione delle piste ma anche di dare una cornice bianca al paesaggio.

«Siamo molto ottimisti sulla possibilità di aprire i comprensori come promesso» spiega Andy Varallo il presidente del carosello Dolomiti Superski (province di Bolzano, Trento e Belluno), «ma non abbiamo dubbi che il 3 dicembre o, al massimo per Sant'Ambrogio, riusciremo a proporre un'offerta degna del marchio».

«Lo sci alpino è la principale industria del turismo trentino». Dalle parole dell'assessore provinciale Roberto Failoni traspare tutta l'attesa del comparto rispetto alla stagione ai blocchi di partenza. Senza falsa modestia l'aspettativa è alta: superare gli 81 milioni di persone trasportate nell'annata record, quella del 2019. Dopo un anno di stop totale, quello del Covid, e una stagione iniziata tra mille incertezze e protocolli di distanziamento ancora attivi nel dicembre del 2021, la speranza di tutti - operatori degli impianti a fune, ma anche albergatori, ristoratori e aziende dell'indotto - era che questo fosse il momento del rilancio definitivo.

Ed invece tutto quello di cui parlano i giornali e le tv in questi mesi rischia di essere l'ennesimo bastone tra le ruote di un carosello che - dati alla mano - alimenta all'incirca il 10 per cento del Pil provinciale. Da un lato le preoccupazioni sui costi di gestione degli impianti a causa dell'esplosione dei prezzi dell'energia, necessaria per far girare gli impianti ma anche per far funzionare i cannoni per l'innevamento artificiale: non per nulla la piccola stazione Panarotta 2002 ha comunicato per tempo che questa stagione non aprirà.

Dall'altro l'incertezza sull'effettivo arrivo dei vacanzieri, italiani e stranieri, la cui capacità di spesa viene messa alla prova da un'inflazione che sembra non voler smettere di aggredire i portafogli.Il calendario.In val di Fassa gli impianti apriranno il 3 dicembre, con il punto di domanda delle piste della Marmolada.

Stessa partenza anche per l'Alpe Cimbra, il Cermis e per gli altri impianti della Valle di Fiemme con una serie di eventi e brindisi per festeggiare l'arrivo della neve e dei turisti. Stessa partenza anche per Folgarida Marilleva e per il comprensorio del Tonale.

A seguire tutto il carosello alpino, che in Trentino conta di circa 230 impianti per 800 chilometri di piste si metterà in moto, sperando che le precipitazioni annunciate permettano di minimizzare l'utilizzo dei cannoni spara-neve e dunque di risparmiare acqua e soprattutto energia elettrica. L'obiettivo di tutti gli ski resort è di farsi trovare pronti per il primo probabile esodo di massa, quello del Ponte dell'Immacolata: da giovedì 8 dicembre a domenica 11 sono infatti previsti sciatori da tutto in Nord e Centro Italia.

I rincari. Eppure tra gli addetti ai lavori c'è aria di positività. Rispetto agli anni scorsi non ci sono grandi novità tra i circa 230 impianti di risalita. Per quanto riguarda i prezzi, le società di gestione dei caroselli assicurano aumenti dei prezzi più contenuti rispetto all'esplosione dell'inflazione: tra il 5 e il 7 per cento.

Le agevolazioni. A proposito di costi, le società degli impianti, consce del fatto che quest'anno più di uno sciatore potrebbe farsi qualche conto in tasca hanno studiato iniziative e strumenti per cercare di impattare il meno possibile sui portafogli.

Si va dunque dall'acquisto dei biglietti online che, oltre al salto della coda alle casse, permette di risparmiare da 2 euro fino addirittura al 5 per cento del costo dello skipass giornaliero. Ci sono poi gli abbonamenti ad ore e gli sconti per i più giovani se sciano assieme ad uno o più genitori.Le promozioni.Vale per quasi tutte le stazioni sciistiche l'agevolazione per i residenti (da qualche parte solo per chi abita nel comune, in altre zone per tutti i trentini).

Fino a l'altroieri il Dolomiti Superski offriva una prevendita pensata appositamente per famiglie che amano sciare, con la massima flessibilità con un 30 per cento di ribasso sui prezzi di listino.

Interessante la proposta di Skirama il circuito che ingloba le stazioni del Trentino occidentale: Madonna di Campiglio, Folgarida-Marilleva, Pinzolo, (sciisticamente collegate), Pejo, Ponte di Legno - Tonale - Presena, Paganella Ski (Andalo - Fai della Paganella), Monte Bondone, Folgaria e Lavarone. Lo stagionale dà infatti la possibilità di sciare per 5 giornate in 12 stazioni del Dolomiti Superski.

Confermata inoltre la collaborazione con il Vail Resorts Corporation in Colorado: i possessori di skipass Superskirama stagionale possono beneficiare dello sconto del 50 per cento sull'acquisto dello skipass in alcune prestigiose località sciistiche degli Stati Uniti, tra cui Vail, Beaver Creek, Breckenridge, Park City e Whistler Blackcomb (Canada). Tre giorni gratis anche per sciare sulle piste di Andorra. Altri accordi per scambi di sciatori sono attivi anche tra Monde Bondone, Paganella e Altipiani Cimbri.Assicurazione obbligatoria.

Attenzione, però, ad un ulteriore balzello imprevisto. Dal primo gennaio del 2022 per sciare è obbligatorio avere un'assicurazione che copre in caso di infortuni e danni a persone e o cose. La base delle assicurazioni per lo sci copre quindi la responsabilità civile. Per chi non avesse una polizza propria è possibile richiedere la copertura per il giorno (o i giorni) di vacanza sugli sci. I prezzi sono tra i 2 e i 3 euro al giorno.Sci notturno.Nonostante il caro bollette, le società degli impianti hanno deciso di mantenere anche per quest'anno la possibilità dello sci in notturna su alcune piste per una o due sere in settimana. Il costo dello skipass notturno è compreso negli abbonamenti stagionali e plurigiornalieri, non nel singolo giornaliero.

L'ambiente. Tema sempre più delicato, sul quale, per altro, tutte le stazioni sciistiche negli ultimi anni hanno prestato sempre più attenzione. Per quanto riguarda il Dolomiti Superski, con i suoi 1.200 km di piste e 450 impianti di risalita in quindici comprensori (compresa la valle di Fassa) distribuiti in un contesto ambientale di grande bellezza, ma anche di grande fragilità, il carosello deve sempre più fare i conti anche con le esigenze della sostenibilità.

«È un tema da sempre al centro della pianificazione strategica», assicura Varallo citando come esempio i progressi tecnologici che consentono ai cannoni da neve attuali di produrre, a parità di acqua utilizzata, il doppio della neve rispetto a quelli di 20 anni fa. «Da due anni ci siamo dati un orientamento verso la sostenibilità credibile - spiega Pappalardo -. Non lo facciamo per darci un'immagine positiva, ma perché crediamo che questo territorio vada preservato e trasmesso alle prossime generazioni nel miglior modo possibile».

[foto credits: dolomitisuperski.com]

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