Tragedia / Lutto

Morto sul Peller, oggi i funerali di Daniele Martinelli, il ricordo del papà: «Una mente brillante, un ragazzo d’oro con tante ambizioni»

Laureato al Cibio di Trento con 110 e lode in biotecnologie, un grande amore per la montagna, la scoperta di un tumore: «Gli abbiamo insegnato l’amore per la montagna, ora non so più se sia stato un bene»

di Leonardo Pontalti

CLES. Si terranno oggi alle 14 nella chiesa parrochiale di Cles i funerali di Daniele Martinelli, il giovane di Cles deceduto durante una gita sul Peller, precipitato in un canalone.

«Sul Peller eravamo saliti assieme domenica: la foto, quella con il cappello, glie l’avevo fatta io, proprio l’altro giorno». Adriano Martinelli ha la voce rotta. Quella di un padre che ha appena perso un figlio. Un dolore che no, non è immaginabile, se non da chi ha dovuto provarlo sulla propria pelle. Un dolore infinito, che sale accompagnato dai cattivi pensieri. È inevitabile, forse: «Noi siamo una famiglia che è sempre stata appassionata di montagna. Io stesso sono istruttore della Sat (è vice presidente della sezione clesiana, ndr), tanto per rendere l’idea. Ecco, ora non so se sia stato un bene che abbia trasmesso questa passione a Daniele».

No, in realtà Adriano e Donatella hanno fatto bene: Daniele la montagna la adorava e non a caso era il suo rifugio quando cercava momenti di pace: «Martedì ci aveva detto di voler andare a fare due passi. Gli avevo detto che se preferiva saremmo andati assieme nel pomeriggio, ma aveva voluto salire da solo. Facevamo spesso escursioni e gite tutti assieme ma spesso Daniele amava andare a camminare anche da solo. Non c’era nulla di strano, anche perché aveva scelto una meta vicina, che conosceva molto bene. Sapendo che stava salendo sul Peller, non c’era motivo di preoccuparsi nel vederlo partire da solo. E invece...»

Quella di Daniele era una vita non facile, da qualche mese. A marzo gli era stato diagnosticato un tumore, «ma era stato bravissimo ad affrontare questa sfida, tanto che le sue condizioni erano in deciso miglioramento. Ad agosto avremmo dovuto andare a Firenze per una visita di controllo e tutto lasciava presagire che saremmo tornati accompagnati dalle migliori notizie. Era un bel momento, tanto che lui stesso aveva ritrovato entusiasmo in molte cose. Era felice di poter fare escursioni senza più accusare la fatica di qualche mese fa. E questo è un elemento che rende quello che è successo ancora più difficile da accettare».

Era una mente brillante, quella del ventiduenne di Cles: il ragazzo aveva davanti un futuro senz’altro ricco di soddisfazioni: dopo le superiori aveva scelto di studiare a Povo, al Cibio: corso di Scienze e tecnologie biomolecolari. Si era laureato nello scorso settembre, 110 e lode.

«Lo studio è sempre stata la sua grande passione - racconta ancora papà Adriano - a scuola non ha mai fatto fatica e all’università aveva trovato il suo percorso, che gli stava dando grandi soddisfazioni e gli stava permettendo di pianificare al meglio il proprio futuro». Il funerale di Daniele Martinelli sarà celebrato domani, venerdì 22 luglio, alle 14 nella chiesa parrocchiale di Cles. Saranno tantissimi a stringersi a Donatella e Adriano, oltre che al fratello maggiore Lorenzo in questo momento così difficile, come già una intera comunità sta facendo dalla giornata di martedì, quando in Valle di Non si è diffusa la tragica notizia. Affetto e vicinanza sincere, per cercare di superare questo dramma,

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