Ghiacciaio / Tragedia

Marmolada, nulla osta per le sepolture, forse martedì i funerali di Liliana a Levico

Dalla procura della Repubblica l’autorizzazione, lunedì le salme delle 11 vittime verranno consegnate ai parenti, in settimana le esequie, ciascuno nel proprio paese

di Leonardo Pontalti

CANAZEI. Sarà necessario attendere ancora qualche giorno, per le ultime meste formalità e il trasferimento dei feretri. Ma la prossima settimana i familiari e i cari delle undici vittime della sciagura della Marmolada potranno dare loro l'ultimo saluto, degnamente.Ieri dalla Procura della Repubblica del capoluogo è arrivato il nulla osta, atto necessario affinché le salme possano essere messe a disposizione dei parenti.

Rimarranno ancora a Canazei - dove si trovano dal momento del recupero e del trasferimento a valle - ancora almeno fino a lunedì. Dopo che nei primi giorni successivi alla tragedia erano state raccolte al palazzetto del ghiaccio, sono state poi trasferite nelle camere mortuarie del centro fassano.

Oggi verranno effettuate le ultime, pietose operazioni di ricomposizione, poi le undici famiglie di Liliana Bertoldi, la cinquantottenne di Levico, dei cechi Pavel Dana e Martin Ouda e dei veneti Erica Campagnaro, Manuela Piran, Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo, Davide Miotti e Gianmarco Gallina, potranno iniziare a occuparsi delle esequie.E cercare in qualche modo di mettere un punto a questa devastante vicenda, senza che questo possa lenire il dolore, ma di certo permettere di chiudere quantomeno la parentesi delle incombenze terrene tanto più pesanti da sopportare e difficili da gestire quanto più grande è la devastazione per la perdita delle persone amate.

Anche per questo il procuratore Sandro Raimondi, di concerto con gli inquirenti, con il comando provinciale dell'Arma dei carabinieri e con il comandante del Ris di Parma Giampietro Lago, ha voluto evitare che l'attesa dei parenti delle vittime si dilungasse oltre.Per quel che riguarda Liliana Bertoldi, è possibile che le esequie, che verranno celebrate a Levico, possano tenersi nella prima metà della prossima settimana, forse addirittura martedì, probabilmente mercoledì.

L'arrivo del nulla osta non fermerà comunque, almeno nell'immediato, le operazioni di ricerca di ulteriori reperti in quota, in modo da poter affidare alle famiglie anche solo quanti più effetti personali e oggetti dal valore affettivo possa essere possibile. Venuta meno l'urgenza legata al recupero di materiale organico, è comunque possibile che le operazioni procedano a ritmo meno serrato, anche perché nel frattempo sul territorio si stanno moltiplicando le emergenze che richiedono la presenza in forze di uomini e mezzi, come ad esempio gli incendi nell'Alto Garda e in Valsugana. Anche per questo nella giornata di oggi le operazioni di ricerca verranno sospese.

Riprenderanno ad ogni modo nei prossimi giorni, forse già domani, con l'impiego dei droni in attesa di un nuovo ritorno in quota, fisicamente, dei soccorritori per il recupero di eventuali nuovi reperti. Che potrebbe tuttavia essere frenato dalle condizioni meteo: il grande caldo di questi ultimi giorni, arrivato ad aggiungersi alle giornate segnate dalle alte temperature che ci stanno accompagnando da tempo, non lascia tranquilli gli esperti sulla stabilità del seracco.

Che le ricerche proseguiranno, ad ogni modo, l'ha confermato anche il responsabile della Protezione civile Raffaele De Col, che ha spiegato come «di concerto con la Procura e gli inquirenti, le ricerche proseguiranno finché verrà ritenuto necessario. Sempre compatibilmente con le altre esigenze del territorio che dovessero richiedere la presenza di uomini e mezzi su altri fronti».

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