Ghiacciaio / Tragedia

Marmolada, timore per altri crolli, riunione tecnica dei soccorritori: «Ci sono delle crepe preoccupanti»

Il capo del Soccorso Alpino Nazionale, il trentino Dellantonio: «Se parte un altro seracco, il tempo di allarme è di poche decine di secondi, dobbiamo operare con cautela per la sicurezza»

CANAZEI.  "Rimane ancora il rischio di distacco della parte di seracco rimasta ancora pericolante sulla montagna. Tutte le attività che facciamo tengono in considerazione questo aspetto. Non è così banale: uno può pensare che dopo tre giorni, visto che non è caduto, possa rimanere lì, ma non è per niente così. La parte rimanente è stata più volte visionata dagli esperti nivologici e glaciologici della Provincia che sono molto preoccupati per le fratture che si sono create a monte della parte che è rimasta. Per cui noi abbiamo il dovere di garantire la sicurezza di tutti".

Lo ha detto il capo del Soccorso alpino nazionale Maurizio Dellantonio, a margine della riunione di coordinamento sui soccorsi a Canazei. "Abbiamo già fatto un calcolo per un nuovo distacco: cioè quanti secondi ci metterebbe ad arrivare in una zona che noi riteniamo primaria e le cifre sono basse. Si parla di un paio di decine di secondi nella zona più alta. Questo ci impone di attenzionare con molta cura questa problematica", ha aggiunto il numero uno del Soccorso alpino.

Una nuova riunione tecnica per il coordinamento delle ricerche nell'area della Marmolada, si terrà nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, al Comando dei vigili del fuoco e del Soccorso alpino di Canazei. La riunione, è stato riferito, servirà a fare un ulteriore punto della situazione delle operazioni in quota e delle ricerche in corso con droni e dall'elicottero. 

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