Ambiente / Montagna

Il lago di Cei? Quest'anno livello più basso di un metro e mezzo

Fra scalinate che entrano nella sabbia e ninfee «appese», in cerca della normalità. Anche con la vendita dell’albergo Martinelli, chiuso da molti anni

VILLA LAGARINA. Le ninfee che di solito galleggiano in mezzo allo specchio d'acqua, quest'anno si trovano a ridosso della riva. E i gradini realizzati per facilitare l'accesso in acqua in questi giorni sono completamente asciutti. Insomma, anche il lago di Cei in questo inizio d'estate mostra i segni inequivocabili della mancanza d'acqua che ha ridisegnato il perimetro di questo specchio d'acqua incastonato nel verde a novecento metri di quota.

Chi frequenta il lago da affezionato nota subito la differenza rispetto alle estati precedenti: il livello del lago è calato, come conferma anche l'indicatore che ne indica la profondità, l'acqua è più calda e questo alla lunga provocherà anche qualche cambiamento nella biodiversità del laghetto protetto all'interno del biotopo.

In questi giorni il lago è circa un metro e mezzo sotto la sua profondità media, tanto per rendere l'idea. Un calo significativo, legato alle scarse precipitazioni sia d'inverno che durante la primavera e causato anche, in parte, dal gran caldo che si sussegue da settimane.

Non si può dire che non sia mai stato così, in realtà. Una decina d'anni fa successe la stessa cosa: caldo e siccità "rimpicciolirono" lo specchio d'acqua che poi però nel tempo è riuscito a tornare alal normalità. La speranza che si possa tornare indietro, dunque, c'è.

Lago, quello di Cei, che è tornato ad essere una delle mete preferite dei locali: facilmente raggiungibile dal fondovalle, è stata riscoperto da qualche anno ormai in tutte le stagioni. Anche perché oltre al clima di montagna, regala cartoline spettacolari in ogni giorno dell'anno. Anche l'Apt di Rovereto e della Vallagarina ha contribuito a promuovere la zona insieme a malga Cimana e da qualche tempo in questa oasi sono arrivati i turisti. E questo ha fatto tornare la voglia di investire in questa località, tanto che pare sia nelle fasi conclusive proprio in questi giorni la vendita dell'ex albergo Martinelli, una delle strutture ricettive della zona chiuse purtroppo da tempo.

Insomma, sperando che l'emergenza siccità finisca presto e il lago torni a godere di ottima salute, si stanno creando i presupposti perché Cei torni ad essere meta turistica rinomata. Per gli intenditori, di fatto, lo è già.

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