Montagna / Animali

I due agnelli in fuga sulla Paganella: da un mese è caccia grossa, ma non si riesce a prenderli

Sfuggiti dal gregge, vagano dal Santel alla Rocca, in campo anche i vigili del fuoco di Fai e Andalo, allertati dagli automobilisti che se li sono visti sulla strada provinciale, ed il pastore è tornato più volte per provare a recuperarli

di Gigi Zoppello

FAI DELLA PAGANELLA. Fuga per la libertà. O quasi. E’ quella di due agnelli, che da un mese vagano sulla Paganella dopo essersi allontanati dal gregge, e che nessuno riesce a catturare. Ma adesso che viene la neve, rischiano grosso.

La storia va avanti da fine settembre: i due agnelli si sono allontanati nella zona fra il Santel e La Rocca. Il pastore ha cercato invano di ritrovarli, ed alla fine ha dovuto rinunciare, per partire con tutto il gregge alla volta della pianura.

Anche se adesso si trova in Veneto, il pastore è già tornato quattro volte per la «caccia» agli agnelli candidi, che sono stati avvistati a più riprese e vengono cercati anche dai Vigili del Fuoco di Fai e di Andalo, dato che spesso sono stati segnalati sulla strada provinciale, e possono rappresentare un rischio per gli automobilisti.

«Dieci giorni fa siamo intervenuti anche noi», ci spiega il comandante di Fai, Alessio Giovanaz: «Una signora li ha avvistati sulla strada proprio al Santel, ed ha chiamato il 112. Li abbiamo cercati, ma non siamo riusciti a prenderli. So che anche i pompieri di Andalo sono intervenuti qualche giorno fa, ma neanche loro li hanno visti».

Intanto il pastore è salito dal Veneto a più riprese, con reti e un veterinario al seguito. Una vera caccia al tesoro, ma non si è riusciti a catturarli.

«Il problema – spiega il comandante dei vigili del fuoco – è che ormai si sono inselvatichiti. Con la neve e il freddo di certo si abbasseranno, magari ce li ritroveremo in paese. Ma chi può dirlo? Potrebbero anche dirigersi sull’altro versante e scendere verso Zambana».

Ieri erano sicuramente ancora alla Rocca: «Sono stati avvistati al primo tronco degli impianti» ci spiega Giovanaz. «Sono tornati lì perché hanno memoria dei luoghi dove hanno pascolato quest’estate, e ci tornano sempre. Finché trovano da brucare, va bene. Ma purtroppo spesso scendono sulla strada».

La caccia è ancora aperta. Si spera di prenderli e di poterli restituire al pastore. Anche perché, in zona, ci sono gli orsi, e i due agnelli difficilmente potrebbero sfuggire al re dei cacciatori.

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