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Trekking, fly line, aria pura: le Donne di Montagna nel cuore del Catinaccio

Camminare e “volare” in tutta sicurezza in una delle aree più belle dell’intero Trentino: ecco la prova

VIDEO / 1 Il video nel cuore del Catinaccio
VIDEO / 2 La prima “impresa”: scalare le pareti del Mart

TRENTO. Questa settimana il team di @DonnediMontagna ci porterà al cospetto delle famose Torri del Vajolet, nel cuore del Catinaccio, con un’escursione adatta a tutta la famiglia fino al rifugio Vajolet a 2.243 metri di quota.

Dopo aver preso la funivia che parte da Vigo di Fassa, le ragazze hanno raggiunto la conca del Ciampedie: un punto panoramico d'eccellenza e un parco giochi naturale. Il belvedere del Ciampedie è un punto di partenza per moltissimi trekking, vie d'arrampicata e della famosa Fly Line.

Ovviamente le #donnedimontagna l’hanno provata e ci racconteranno le emozioni e le sensazioni proprio da questo “percorso aereo”.

La Fly Line Catinaccio Rosengarten è un impianto green a basso impatto ambientale. Adatto per grandi e piccini. Si vola appesi per 1.100 metri e si percorre un dislivello di 190 metri, raggiungendo i 12 km/h, all'interno di un magico bosco.

Terminata questa avventura, il team è partito per un trekking dal Ciampedie al rifugio Vajolet, passando per il Rifugio Gardeccia. Il percorso, consigliato a tutti, è di 9,6 Km per 520 metri di dislivello positivo.

Nel cuore del Catinaccio con le Donne di Montagna, tra percorsi aerei e trekking indimenticabili

“Volare” tra gli alberi, camminare tra alcune delle montagne più belle del mondo, pranzare al cospetto delle torri del Vajolet: la seconda tappa del viaggio con “Donne di Montagna” ci porta nel cuore del Catinaccio.

Si segue il sentiero n° 540, che in circa 45 minuti di passeggiata in mezzo al bosco lungo la Valle di Vajolet, arriva al rifugio Gardeccia. Da qui lungo il sentiero n° 546 si prosegue verso il rifugio Vajolet, dove si potrà anche consumare un pranzo in quota, al cospetto delle Torri del Vajolet.

Per i più atletici, si può allungare il percorso, con altri 300 metri di dislivello e arrivare proprio sotto le famose Torri, al rifugio Re Alberto oppure prendere il sentiero n° 584 per il Passo Principe con il suo rifugio e arrivare al lago di Antermoia e all'omonimo rifugio.

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