Soccorso alpino, nuova collaborazione fra Tirolo, Alto Adige e Belluno
Le organizzazioni dei tre territori montuosi confinanti hanno firmato un accordo di cooperazione nel contesto del progetto Interreg Start: presto sarà coinvolto anche il soccorso alpino trentino
BOLZANO. Il Soccorso alpino dei tre territori confinanti del Tirolo, Alto Adige e Belluno hanno firmato un accordo di cooperazione nel contesto del progetto Interreg Start.
Questo progetto ha lo scopo di promuovere la cooperazione tra le stazioni locali di soccorso alpino limitrofe al confine a livello locale e di mettere in rete istituzionalmente i servizi di soccorso alpino a livello regionale.
"La burocrazia su entrambi i lati del Brennero è relativamente complessa, ma la collaborazione con i nostri colleghi dell'Alto Adige e di Belluno ci aiuta molto. Presto sarà coinvolto anche il Soccorso Alpino trentino", dice Hermann Spiegl, il direttore regionale del Soccorso Alpino del Tirolo.
Il Soccorso Alpino del Tirolo, il Soccorso Alpino nell'AVS e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico di Belluno e dell'Alto Adige approfondiscono la loro cooperazione con questo accordo.
L'accordo facilita operazioni congiunte, anche se il necessario accordo bilaterale tra Austria e Italia è in attesa nell'Euregio.
Sia l'Alto Adige sia la provincia di Belluno confinano con il territorio austriaco e dunque le occasioni e le necessità di collaborazioni sono frequenti.
I soccorritori potranno partecipare ai programmi di formazione delle organizzazioni partner e saranno organizzate esercitazioni congiunte.
"Per lo sviluppo tecnologico, la cooperazione ha immensi vantaggi, perché qui si possono risparmiare costi e si può attingere alla competenza e all'esperienza di molti più soccorritori alpini", hanno detto all'unisono il Delegato della zona Dolomiti Bellunesi del Soccorso Alpino e Speleologico Alex Barratin e il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Alto Adige Giorgio Gajer. Nell'ambito del progetto Interreg Start, è stato condotto anche un grande studio d'applicabilità dei droni per il soccorso, coinvolgendo 288 soccorritori alpini dell'Austria e dell'Italia.
Quando si tratta di sviluppi tecnologici, i fili si uniscono al NOI Techpark di Bolzano, dove i soccorritori alpini fanno rete con istituti di ricerca e aziende.
Nella gola del Bletterbach, per esempio, l'Istituto di medicina d'urgenza alpina dell'Eurac Research, che è anche un partner del progetto, il produttore di droni MAVTech e la Stazione di Soccorso Alpino della Bassa Atesina hanno condotto un importante studio sui vantaggi del drone nel Soccorso Alpino.
Le conoscenze acquisite devono essere messe a disposizione di tutti i partner: Un gruppo di esperti istituito congiuntamente accompagna l'introduzione dei droni e l'ulteriore sviluppo delle competenze tecnologiche nelle regioni partner, si legge in una nota.