Provincia / Fauna

Fugatti a Roma a parlare di lupi e orsi. Non con il Ministro dell’ambiente, ma con quello degli Interni

Lamorgese annuncia un vertice imminente per applicare le nuova «linee guida» di Trento e Bolzano, il presidente chiede per i Forestali «strumenti idonei a garantire una maggiore efficacia nelle azioni di dissuasione» 

TRENTO. Il presidente della provincia, Maurizio Fugatti, si è recato oggi in trasferta a Roma per parlare della gestione dei grandi carnivori in Trentino. Curiosamente, non è andato a parlarne con il Ministro dell’ecologia e dell’ambiente, ma con la Ministra degli Interni. Non c’era l’assessore competente, Giulia Zanotelli.

Spiega un comunicato stampa di piazza Dante: «Individuare nuove modalità di gestione, più funzionali e concrete, che permettano di rendere compatibile la presenza dell’orso con le attività umane. Questo il tema al centro di un incontro, avvenuto in tarda mattinata a Roma, fra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. In particolare, il presidente e il ministro hanno discusso delle nuove linee guida relative alla gestione in loco dei grandi carnivori, messe a punto dalle Province autonome di Trento e di Bolzano. Un documento in attesa del parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale».

«Il ministro Lamorgese, - ha commentato Fugatti al termine dell’incontro - si è fatta parte attiva su questo tema, così complesso, attraverso una serie di colloqui con tutti i soggetti coinvolti, dimostrando grande attenzione e sensibilità e ha annunciato che a breve convocherà un vertice fra le parti, finalizzato a dotare il nostro Corpo forestale degli strumenti idonei a garantire una maggiore efficacia nelle azioni di dissuasione.

L’obiettivo, con l’inizio della stagione estiva, - ha aggiunto il presidente - è quello di garantire la sicurezza dei cittadini trentini e di quanti verranno in vacanza. Ho trovato nel ministro - ha detto, infine, Fugatti - una figura che conosce bene il problema e soprattutto che ha deciso di affrontarlo in maniera pratica e non ideologica. Questo ci fa ben sperare per il futuro».

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