Agricoltura / L'emergenza

Una notte di falò, nei campi di Rumo, per salvare le ciliegie dalle gelate

In azione i contadini, che accendono tubi con pellet o enormi candele di paraffina, ma le temperature adesso si controllano con i sensori collegati allo smartphone: ecco com’è andata (ha fatto -5,3)

IL VIDEOSERVIZIO: Nel buio, controllando i termometri e le fiamme
LE FOTOGRAFIE: Fiamme nella notte sotto gli alberi

di Gigi Zoppello

RUMO. Due anni fa, era il 7 maggio e i fuochi sotto i teloni anti-grandine si accendevano per una ondata di gelo. Quest'anno però la fioritura dei ciliegi nella piana di Marcena è in anticipo, e per proteggere le gemme dal freddo si è già entrati in azione. Accendendo le fiamme sotto i teloni anti-drosophila. 

La notte scorsa siamo stati con i contadini nei campi: da domenica avevano ricevuto, come tutti gli agricoltori, l'allerta via sms dalla Fondazione Mach, con il bollettino agricolo di Meteotrentino: tre notti sotto zero in quasi tutto il Trentino, figuriamoci qui in Alta Val di Non, ufficialmente 944 metri sul livello del mare.

Nel buio totale - notte senza Luna - abbiamo seguito questi coltivatori, che producono delle ottime ciliegie commercializzate da Melinda: molto apprezzate perché sono mature quando quelle di pianura sono già finite, e quindi occupano un mercato importante. In più, sono ciliegie di montagna, e... il gusto ci guadagna.

La notte scorsa si è arrivati a -5,3 gradi sotto zero. Ma sotto i teloni, si è riusciti a rimanere fra 1 e 2 gradi sopra lo zero. Ma grazie ai falò le ciliegie sotto i tendoni, con i loro piccoli falò alla base, sono salve.

Nella notte candele sotto i tunnel per salvare le ciliegie

Siamo andati in val di Non, nei frutteti di Rumo, dove in queste notti i contadini vigilano e contro le gelate accendono centinaia di candele di paraffina sotto i tunnel di nylon

LE IMMAGINI

 

Rumo, falò nei campi contro le gelate

Rumo, falò nei campi contro le gelate - foto gigizoppello

 

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