Riapertura dello sci, ecco le regole da seguire. In Trentino via libera dal 17 febbraio

Il Comitato tecnico scientifico ha validato le regole per la riapertura dello sci nelle zone gialle.

In Trentino ciò si tradurrà, se arriverà l'ok anche del governo e se resterà zona gialla (o se più avanti diventerà bianca), nel riavvio degli impianti di risalita da mercoledì 17 e non dal 15 febbraio, primo giorno utile secondo le intenzioni romane.

La ragione la spiega l'assessore provinciale al turismo, Roberto Failoni, che annuncia una ordinanza per l'inizio della prossima settimana in cui si fisseranno i termini della questione.

La volontà è evitare di riaprire nelle giornate conclusive del Carnevale, per evitare resse e rischi di assembramento sulle piste.

Sulle funivie e le cabinovie chiuse ci sarà capienza massima del 50%, sulle seggiovie aperte ci sarà capienza al 100%, mentre sarà ridotta la presenza complessiva nella ski area, per impedire che ci sia un afflusso eccessivo. Si vuole limitare la presenza perché il contagio avviene al bar, ai bagni ma non sulla pista o sulla seggiovia, dove si mantiene la distanza e la mascherina chirurgica.

E, ancora, un numero massimo di sciatori che possono essere presenti in giornata nel comprensorio sciistico, calcolati in percentuale sulla capienza oraria massima delle funivie, probabilmente pari al 30% massimo di questo ultimo numero. Per il Bondone, che con Trento Funivie riaprirà tutte le piste e tutti gli impianti, ciò comporterà una riduzione a 1.500 sciatori al giorno contro un 3.300 dei picchi nelle giornate di punta registrati in anni normali. Dopo quel numero massimo, le funivie non potranno emettere altri biglietti. Non ci saranno gli stagionali, ma sicuramente dei biglietti che comportano vantaggi per chi va più volte sulle piste, ci vorranno sconti per i ragazzi che fanno i corsi, almeno questo nelle intenzioni dei gestori degli impianti sul Bondone. «Confido nel senso civico delle persone, informeremo in maniera diffusa sulle regole e sul loro rispetto, per ridurre al minimo le condizioni di contagio, e così si potrà sciare in tranquillità» spiega Fulvio Rigotti , numero uno di Trento Funivie.

Se poi «ci saranno persone che potranno prenotare le settimane bianche, diremo loro di prenotare lo skipass per poter accedere alle piste senza preoccuparsi delle limitazioni» assicura Rigotti. «Per fortuna adesso le giornate si allungano e c'è il sole e sarà più facile per le persone restare all'esterno di bar e locali - sottolinea ancora Rigotti - Ci vorrà ancora maggior responsabilità nello sciare per non creare occasioni di ricovero negli ospedali».

Rigotti chiude dicendo: «Speriamo che ci sarà la conferma dell'apertura e che sia la volta buona, anche per le persone che attendono di poter lavorare».
Valeria Ghezzi , presidente nazionale di Anef, sottolinea come il problema è quello del fermo dei movimenti tra le Regioni: «Serve che restino gialle e che possano arrivare i turisti da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna. E che il governo confermi la linea del Cts. Se non apriranno le Regioni, apriranno solo gli impianti lungo l'asta dell'Adige come Bondone, Paganella e Folgaria, e uno o due impianti per valle come servizio ai residenti cui teniamo molto, ma senza turisti economicamente non si sta in piedi». «L'ultima parola spetta al governo - spiega Luca Guadagnini presidente provinciale di Anef - che ci attendiamo si esprima a fine della settimana prossima. Speriamo dia l'ok».

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