Pichler Rolle (impiantisti) «Solo noi costretti a chiudere e dal governo silenzi e giudizi spregevoli»

«Hanno deciso in solitudine che possono aprire tutti, tranne gli impiantisti. Aperte baite e rifugi, alberghi e parcheggi, ma gli impianti no. Senza impiantisti però manca la gestione del territorio. Aprono solo poche baite, qualche parcheggio, singoli alberghi. Ovviamente presi d’assalto. Così non funziona».

Lo afferma il vicepresidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), l'altoatesino Elmar Pichler Rolle.

«Siamo noi - prosegue - a chiedere spiegazioni alla politica. Da quasi tre mesi le nostre proposte per la gestione die territori montani durante i mesi invernali sono sul loro tavolo, ma nessun membro del governo - non il presidente del consiglio o un ministro, ma neppure un vice ministro o un sottosegretario, ci hanno chiamati per un confronto, per ascoltarci per lo meno. Questo è inaccettabile e non degno di una democrazia.

In Alto Adige proponiamo, visto che i confini a Natale e Capodanno rimangono chiusi, di aprire i piccoli impianti nei paesi di montagna mentre nei comprensori sciistici dovrebbero aprire solo uno o due impianti e solo alcune piste. Questa offerta basterebbe per soddisfare le richieste dei residenti, ed in assenza di turisti sarebbe una specie di rodaggio per quando si aprirà anche ai turisti. Questo appello lo rivolgiamo al governatore Kompatscher e alla politica locale».

Il vicepresidente Anef si dice «fortemente preoccupato per la totale assenza di ascolto e comunicazione da parte del governo nazionale. Non conosciamo ancora le regole per poter ripartire il 7 gennaio. Non ci siamo mai permessi di criticare il governo, invece abbiamo dovuto subire giudizi superficiali e spregevoli da parte di membri del governo. Non ci parlano e si limitano a dire che ci sono cose più importanti e più serie. Non è accettabile», conclude Pichler Rolle.

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